Le specie esotiche invasive contribuiscono mondialmente alla diminuzione della diversità biologica. Motivo per cui si parla di questo tema in tutto il mondo – e anche in Svizzera.
Sono specie non indigene (provenienti in generale da altri continenti) introdotte intenzionalmente o accidentalmente che riescono a stabilirsi in natura, riproducendosi e diffondendosi in modo importante a scapito delle specie indigene. Infatti, il Global Assessment dell'IPBES ha classificato le specie aliene invasive come uno dei 5 fattori più impattanti del cambiamento globale sulla natura (IPBES 2019 full report).
L’articolo 8h) della Convenzione sulla Diversità Biologica sostiene la prevenzione contro l’introduzione di nuove specie invasive e il controllo, o l’estirpazione, di quelle già stabilite. Molte organizzazioni internazionali si preoccupano dell’argomento come anche una grande parte dei paesi europei. In Europa si considerano le specie esotiche introdotte dopo il 1500 (scoperta dell’America) conosciute col termine di neofite e rispettivamente neofite invasive.
In Svizzera le neofite invasive sono un altrettanto reale pericolo per la diversità biologica e per questo motivo si stanno moltiplicando le attività legate a queste specie, come l’informazione, la sensibilizzazione, la gestione e la lotta. Grazie all’Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dal 2008), la Svizzera vuole proteggere l’uomo e l’ambiente dai danni causati dall’emissione deliberata di organismi esotici.
Alcuni numeri per la Svizzera (stato dicembre 2021, UFAM 2022):
La strategia della Svizzera per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive e concretizza i regolamenti nazionali e gli obblighi internazionali relativi alle specie esotiche invasive e definisce le misure da intraprendere. Fornisce inoltre una panoramica dettagliata delle tratte internazionali, delle leggi e delle ordinanze federali che regolano direttamente o indirettamente il trattamento delle specie invasive di tutti i gruppi d'organismi.
Riassunto delle basi legali in relazione alle neofite invasive
Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente, OEDA, Art. 1, 2, 3, 4 (Autocontrollo), 5 (Informazioni degli acquirenti), 6 (Diligenza), 15 a-f, 16, 49, 51 (Monitoraggio), Allegato 2 (Organismi alloctoni invasivi vietati).
L'Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dall’ottobre 2008, revisione del 2020) definisce gli organismi alloctoni e regola l’utilizzazione di organismi alloctoni nell’ambiente. Le disposizioni generali sono la protezione dell’essere umano, degli animali, dell’ambiente e della diversità biologica. L’obbligo di diligenza durante l’utilizzazione di questi organismi alloctoni, il controllo autonomo e l’obbligo d’informare gli acquirenti sono stati ampliati.
Gli organismi alloctoni invasivi sono definiti nell’Ordinanza. Ogni specie che potrebbe causare danni o essere invasiva rientra nell’obbligo di diligenza, di controllo autonomo e d’informazione dell’acquirente. Tutte le specie della Lista nera e della Watch-List rientrano così nella OEDA e la loro utilizzazione e messa in commercio deve essere eseguita in modo da non causare danni. Funge da riferimento la raccomandazione del Cercle Exotique (ex-AGIN), nella quale "sono elencate le piante per le quali, dal punto di vista del Cercle Exotique, risulta difficile affermare in una conclusione motivata che non ci si possano aspettare pericoli e pregiudizi, neanche utilizzando tali organismi secondo le prescrizioni e le istruzioni date".
L’Ordinanza vieta anche l’uso diretto nell’ambiente di alcuni organismi esotici che, oltre alla loro forte capacità di diffondersi, provocano ulteriori danni (alla salute, all’economia, ecc.). Vedere la lista degli organismi alloctoni invasivi vietati, allegato 2 dell’OEDA. Queste specie non possono quindi essere vendute, ma molte altre neofite invasive possono ancora essere vendute. Tuttavia, un rafforzamento della base giuridica è attualmente in corso (revisione della legge sulla protezione dell'ambiente).
Legge federale sulla protezione dell’ambiente, LPAmb, Art. 1 e 29a. Questa legge stabilisce che chiunque utilizzi degli organismi deve garantire che questi non costituiscano una minaccia per l’uomo o per l’ambiente e che non danneggino la diversità biologica. È attualmente in corso una revisione di questa legge.
Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale, OLAIA, allegato 10 (i semi di Ambrosia spp. sono indesiderati, e vengono controllati negli alimenti per animali).
Ordinanza sulla protezione dei vegetali da organismi particolarmente pericolosi, OSalV, Art. 18 (Sorveglianza della situazione fitosanitaria), 104 (Servizi cantonali), 110 (Disposizioni transitorie). L’ambrosia figura come organismo particolarmente pericoloso: è richiesto di annunciare le stazioni e di lottare contro di essa. La lotta all’ambrosia è valevole fino al 31 dicembre 2023 (disposizione transitoria).
Ordinanza concernente la riduzione dei rischi nell'utilizzione di determinate sostanze, preparati e oggetti particolarmente pericolosi, ORRPChim, allegato 2.5 (Divieti e limitazioni). La seguente ordinanza definisce dove i prodotti fitosanitari non possono essere utilizzati (es. nel bosco, su e lungo le strade, sentieri, ecc.).
Elenco dell'Unione
Art. 4‐ Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale.
6. [...] Nell'elenco dell'Unione figurano in via prioritaria le specie esotiche invasive che:
a) non sono ancora presenti nell'Unione o la cui invasione è in fase iniziale e che molto probabilmente avranno un effetto negativo significativo;
b) sono già insediate nell'Unione e hanno l'effetto negativo più significativo.
Elenco dell’Unione delle specie invasive (15/08/2019)
La gestione delle neofite invasive e le rispettive misure di lotta servono a prevenire, contenere o eliminare gli impatti negativi (danni) per le quali sono state valutate come invasive o potenzialmente invasive. Benché l’eliminazione completa di una specie (eradicazione) non è sempre possibile, prevenire ed evitare un’ulteriore diffusione è indispensabile per contenere l’entità dei danni.
Prima conviene sempre! Più si rimanda l’adozione di misure, più onerosa e costosa sarà la lotta (Fig.1).
Ogni gestione e misura di lotta ha un suo obiettivo (eradicazione, stabilizzazione/contenimento o diminuzione, monitoraggio) che deve essere definito tenendo conto degli interessi dei proprietari terrieri e dell'impatto sulla biodiversità e sull’ambiente in generale. Le raccomandazioni generali riguardanti le misure di lotta sono raccolte nelle schede informative di Info Flora delle rispettive specie invasive.
La Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive il quadro generale della gestione e le misure di lotta da adottare.
Fig.1 Le fasi della dinamica delle invasioni in relazione con la gestione e le misure di lotta e i rispettivi costi (tratto da A. Gigon & Weber E. 2005: Invasive Neophyten in der Schweiz: Lagebericht und Handlungsbedarf. Rapporto della SKEW/CPS all’attenzione dell’UFAFP, pag. 19).
Per l’attuazione delle misure di lotta secondo la strategia:
.
La gestione e l’attuazione di metodi di lotta consiste in vari aspetti da considerare, che possono variare da specie a specie (vedi schede delle specie invasive). Di seguito una sintesi generale:
Precauzioni da prendere
Prima di qualsiasi intervento, informarsi sui possibili rischi per la propria salute (polline allergenico, peli urticanti, linfa tossica, ecc), proteggersi adeguatamente (guanti, occhiali di protezione e maschera respiratoria) oppure valutare se rinunciare all’intervento se inclini alle allergie.
Misure preventive
Tali misure si applicano in particolare alle specie invasive apprezzate quali ornamentali da privati e giardinieri, nel caso di esemplari (o popolazioni) per i quali non si intraprende una lotta. Si raccomanda di tagliare le infiorescenze prima della fruttificazione (!), di evitare la propagazione vegetativa incontrollata, come pure di trasportare e smaltire correttamente i relativi scarti vegetali.
Metodi di lotta
La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento). I metodi di lotta sono descritti nelle schede informative delle specie invasive.
Controlli
Qualsiasi metodo di lotta deve prevedere un periodo di controllo dei ricacci, dei polloni (riproduzione vegetativa) e/o dell’apparizione di nuove piantine dalla banca dei semi creata dalla specie (riproduzione sessuale). Poiché la banca dei semi di alcune specie può persistere per più anni nel terreno è indispensabile un controllo prolungato su diversi anni, per non dover ricominciare da zero.
Gestione integrata
In alcuni casi, vale la pena di favorire una strategia di gestione integrata, dove nelle aree trattate si favorisce il rinverdimento e la crescita di piante desiderabili. Si evita così di lasciare il suolo nudo che sarebbe facilmente colonizzabile dalla specie indesiderata (banca dei semi presente nel terreno) e/o dai semi di altre specie invasive.
Smaltimento del materiale vegetale
In ogni intervento di lotta occorre prevedere il corretto smaltimento degli scarti vegetali. In generale, possono essere compostati in giardino unicamente le parti vegetali che non sono in grado di riprodursi (né sessualmente, né vegetativamente)! Gli scarti in grado di riprodursi (infiorescenze, frutti, fusti e radici) devono essere eliminati in impianti professionali di compostaggio e di fermentazione oppure di incenerimento dei rifiuti (IN NESSUN CASO nel compostaggio in giardino), evitando di disperderli in qualsiasi momento (durante il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento). Ricordiamo che scaricare e depositare i rifiuti del giardino in aree non controllate (per esempio nei boschi) è illegale.
Segnalazione della lotta
Info Flora mette a disposizione gratuitamente InvasivApp e il Taccuino neofite invasive quali strumenti per segnalare le neofite invasive e potenzialmente invasive, per registrare gli interventi di lotta e di monitoraggio come pure per visualizzare i dati presenti. Nella rubrica “bilancio” dedicata alla lotta e al monitoraggio occorre segnalare l’evoluzione della popolazione. Occorre quindi indicare anche l’eradicazione della popolazione, per esempio, quando non compare più nessun’individuo durante i controlli e l’intervento può venir considerato concluso. Senza quest’ultima segnalazione, in banca dati come pure sul Taccuino neofite invasive, la lotta continuerà ad apparire come se fosse in corso e/o inconclusa.
Sorveglianza/monitoraggio
Sorvegliare o monitorare il territorio (oppure il luogo dove si è concluso un intervento di lotta) è fondamentale per identificare al più presto la formazione di nuovi insediamenti di neofite invasive. Si possono così subito adottare delle ulteriori misure per evitarne la diffusione e contenere i costi di gestione.
Ognuno di noi può fare qualcosa! Più attori sono coinvolti e coordinati nella lotta, più risultano efficaci le azioni individuali e il risultato sarà ottimale (e di riflesso si riducono i costi di lotta).
Di seguito elenchiamo alcune raccomandazioni (N.B.: la lista non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico).
Premessa
Il presupposto per adottare qualsiasi misure di lotta autonomamente è avere delle nozioni di base sul tema. La comprensione del tema e della sua complessità aiuta ad affrontarlo con maggiore consapevolezza delle possibilità di successo e a diminuire il rischio di frustrazioni.
Tra le nozioni di base, per esempio, sarebbe auspicabile conoscere il significato di neofita, la differenza tra neofita e neofita invasiva, avere un’idea delle basi legali principali e sapere dove trovare le liste attuali delle neofite invasive della Svizzera, le informazioni al riguardo e i contatti utili.
Per approfondire il tema è sempre possibile partecipare ad un corso o a degli eventi informativi. Info Flora organizza un corso base annuale di formazione per imparare a riconoscere le principali specie invasive e sapere come gestirle (vedi corsi di formazione di Info Flora). Anche Cantoni, Comuni e altri enti pubblici e privati offrono corsi ed eventi informativi sulle neofite invasive.
Partecipazione ad azioni e progetti di lotta alle neofite invasive
Vale la pena di informarsi presso il proprio Comune e/o Cantone e presso associazioni locali e/o associazioni naturalistiche/ambientali sull’esistenza di azioni e progetti di lotta alle neofite invasive rivolti alla popolazione.
Un esempio è la città di Berna e il suo sistema di volontariato, oppure l''Association pour la Sauvegarde du Léman' e il suo progetto di lotta ai poligoni esotici lungo il lago Lemano.
Vedi anche la nostra pagina dei contatti utili.
Giardini privati (proprietà privata)
Ogni cittadino può adottare autonomamente misure di lotta nel proprio giardino secondo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi. Si ricorda che vige anche la ‘regola di buon vicinato’, Art. 687 del Codice Civile Svizzero.
Raccomandazioni generali*:
Verde pubblico (Comuni, Cantoni, enti pubblici, ecc.)
Secondo la Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016), Cantoni e Comuni adottano autonomamente misure di lotta contro le specie esotiche invasive seguendo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi, e i servizi specializzati cantonali ordinano l’attuazione delle misure di lotta.
Raccomandazioni generali*:
Per maggiori informazioni consultare le schede informative di Info Flora o le schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.
In agricoltura
La problematica delle specie neofite invasive e potenzialmente invasive concerne anche il settore agricolo (di competenza dell’Ufficio federale dell’agricoltura, UFAG) in particolare nel caso dei pagamenti diretti (vedi Ordinanza sui pagamenti diretti 2021).
In generale, valgono gli stessi principi e raccomandazioni presentati sopra.
Per maggiori informazioni sulle neofite invasive in ambito agricolo si consiglia di contattare i rispettivi servizi di consulenza agricola cantonali e/o i servizi specializzati cantonali che si occupano delle specie esotiche invasive (vedi la nostra pagina dei contatti utili).
Informazioni sulla lotta alle neofite invasive si trovano nelle schede informative di Info Flora e anche nelle schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.
*La lista di raccomandazioni non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico.
La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento).
Di seguito troverete schede pratiche, focalizzate su diversi metodi e/o argomenti fornendo una panoramica, e anche schede tecniche elaborate dal Cercle Exotique e/o da altre autorità di riferimento nel campo della gestione delle neofite invasive. Inoltre, diversi Cantoni sviluppano le proprie schede pratiche (vedi nelle rispettive pagine internet elencate in Link utili > Cantoni).
Occorre identificare quali sono effettivamente le specie invasive, per poter evitare i danni che possono causare. Infatti, la stragrande maggioranza delle specie esotiche che si insedia e cresce spontaneamente nella nostra flora si integra negli ecosistemi e non è necessario intervenire con una strategia di lotta.
La valutazione dell’invasività è la base per stilare le liste delle specie invasive e potenzialmente invasive e per decidere se e come intervenire, cioè di dare delle priorità per la gestione di queste specie.
Si considerano molte più specie di quelle che poi risultano essere effettivamente valutate come ‘invasive’ o ‘potenzialmente invasive’. Infatti, nel 2013 delle 85 specie analizzate di cui si sapeva o sospettasse avere un comportamento invasivo solo 57 sono state inserite nelle liste di InfoFlora (2014; Lista Nera e Watch List). Le nuove liste includono un totale di 100 specie (stato dicembre 2021) ma sono state considerate oltre 140 specie “candidate”.
Il sistema di valutazione del potenziale invasivo si basa sulla valutazione combinata del potenziale d’espansione e del potenziale danno (impatto negativo). Si tratta essenzialmente di valutare il rischio di danni da parte di una specie neofita. Questo procedimento è conosciuto internazionalmente anche con il termine “valutazione del rischio” (risk assessmenti).
In Svizzera, la valutazione dell’invasività si basa essenzialmente sul catalogo dei criteri per la valutazione di neofite invasive, con una serie di domande sull'insediamento, la diffusione e i danni delle specie valutate. Gli esperti del Gruppo di lavoro neofite invasive di Info Flora devono valutare assegnando un punteggio in base ad informazioni dalla letteratura scientifica e dalle esperienze documentate di botanici in campo. Si tiene conto anche dell'incertezza dovuta alla mancanza di informazioni o a risultati contraddittori. Il gruppo si avvale di un’applicazione online che centralizza la letteratura e le loro valutazioni (vedi capitolo Gruppo di lavoro Neofite invasive).
I criteri per il potenziale d’espansione includono caratteristiche della riproduzione sessuale e vegetativa della specie, della modalità di dispersione dei semi naturale e mediata dall’uomo, della diffusione osservata o potenziale in Svizzera.
I criteri per il potenziale danno valutano gli impatti negativi sulla biodiversità indigena, sia a livello di specie sia di comunità, sulla salute umana e animale, sulle infrastrutture e le attività economiche umane che si traducono in maggiori costi gestionali e perdite di guadagno.
È in fase di redazione un articolo scientifico che spiega il sistema di valutazione seguito per la realizzazione delle attuali liste delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera (stato 2021).
Nel 2001, su mandato della Confederazione, un gruppo d’esperti e botanici del campo hanno definito le prima lista di neofite invasive (Lista nera) in Svizzera. Nel 2005, la CPS (Commissione svizzera delle piante selvatiche) ha fondato un “Gruppo di lavoro neofite invasive svizzere”. Questo gruppo ha elaborato una chiave di classificazione che permetteva di decidere se una specie dovesse essere aggiunta o no a una delle due liste (Weber et al., Botanica Helvetica 115).
Nel 2013, un gruppo d’esperti ha sviluppato un catalogo di criteri per la valutazione di neofite invasive (in F, o vedi sito in D) basato sulla chiave di classificazione e su dei fatti concreti (dati di campo e letteratura). Info Flora ha riunito più volte il piccolo gruppo d’esperti composto da Serge Buholzer (Agroscope e membro dell'EPPO Panel on invasive alien plant), Michael Nobis (WSL), Nicola Schoenenberger (allora Museo cantonale di storia naturale, Lugano, oggi direttore del Conservatoire et Jardin Botanique de Genève), Sibyl Rometsch (allora InfoFlora, oggi pensionata) e Gian-Reto Walther (UFAM). Il catalogo ha permesso di valutare le neofite che sono poi state inserite nella Lista Nera e Watch List di Info Flora del 2014.
Nel 2020, un nuovo gruppo di esperti, composto da alcuni membri storici (Serge Buholzer, Michael Nobis, Nicola Schoenenberger e Sibyl Rometsch) e alcuni nuovi (Andrea De Micheli, Antoine Jousson, Brigitte Marazzi e Lisanna Smith), ha utilizzato il catalogo dei criteri e affinato il protocollo introducendo l’uso di un’applicazione online che centralizzasse la letteratura e illustrasse in grafici il risultato delle valutazioni degli esperti. Questa applicazione ha permesso di inserire anche la classificazione dell’impatto secondo il metodo internazionale (S)EICAT. Ciò ha permesso, da un lato, di valutare il rischio di invasione per la Svizzera e, dall'altro, di effettuare la valutazione secondo (S)EICAT per la Svizzera su incarico dell'UFAM.
Dal 2023 il gruppo di esperti è riconosciuto formalmente quale Gruppo di lavoro Neofite invasive della Commissione scientifica di InfoFlora.
(Vedi articolo in FloraCH 2021)
Ogni anno si aggiungono nuove specie esotiche alla nostra flora. La maggior parte di loro non si comporta affatto in maniera invasiva! Anzi, non è nemmeno detto che riescano a stabilirsi. Per capire però correttamente il loro comportamento nel nuovo ambiente è comunque importante documentarle, soprattutto se si trovano in mezzo alla natura, lontane dai giardini.
Per scoprirle ci vuole un occhio attento e spirito scientifico. In effetti, può capitare a chiunque di imbattersi in una pianta sconosciuta e che non si lascia identificare nemmeno con le chiavi di identificazione più recenti.
Un primo possibile nome si può trovare magari nelle flore dei paesi limitrofi o grazie a internet. E se questo nome non si trova ancora sul sito di Info Flora? Potrebbe essere una nuova specie per la Svizzera.
-> Linee guida: campionare una nuova specie esotica
[IN PREPARAZIONE]
Cosa succede dopo che una nuova specie esotica è stata segnalata? Questo video del 2021 spiega come funziona Info Flora, quando vengono segnalate nuove specie aliene fino a quando vengono elencate in una lista.
-> Presentazione (Video, 2021): Dall'arrivo all'informazione (7 min.) - in tedesco ma con diapositive bilingue F/D
Qui si trova una lista di uffici, istituzioni, ecc. attivi a vari livelli (cantonale, nazionale, internazionale, ecc.) nel campo delle neofite invasive.
Per i contatti cantonali e nazionali vedi anche la nostra pagina Chi contattare
A livello nazionale | |
---|---|
UFAM | Ufficio federale dell'ambiente, Le specie esotiche invasive possono causare danni all’ecologia, alla salute e all’economia. La Confederazione ha il compito di disciplinare l’impiego di questi organismi e, congiuntamente ai Cantoni, di coordinare la gestione delle specie interessate a livello federale, intercantonale e internazionale. |
AGROSCOPE | Amministrazione Federale, Paesaggio agricolo e biodiversità (solo in D/F): Le neofite invasive |
CERCLE EXOTIQUE | Nel 2019, il Cercle Exotique è stato istituito come organizzazione succeduta ad AGIN e piattaforma di esperti neobiota cantonali. L'obiettivo del CE è di sostenere i Cantoni nei loro compiti nell'ambito dell'ordinanza sull'emissione deliberata nell'ambiente nel settore delle specie esotiche invasive. |
CFSB | Commissione federale per la sicurezza biologica: Opuscolo informativo su come riconoscere e gestire le specie vegetali alloctone invasive |
GLOBE | Attraverso indagini sul campo svolte da loro, gli scolari (e altre persone interessate) imparano a conoscere le neofite invasive e la loro diffusione. Le neofite invasive e la loro complessa problematica offrono opportunità per approcci transdisciplinari, intorno a temi quali la biodiversità, l'utilizzo del territorio, i mutamenti climatici, la protezione della natura e la sicurezza: Neofite invasive |
SCEE | Piattaforma d'informazione energia-ambiente dei cantoni romandi (Services cantonaux de l’énergie et de l’environnement): Plantes exotiques |
WSL | Infomazioni per la pratica forestale: La presenza di piante neofite invasive nelle foreste |
JARDIN SUISSE | Unternehmerverband Gärtner Schweiz (nur D/F): Umweltschutz - Invasive Neophyten |
NEOPHYT.ch | Informationsseite Invasive Neophyten (nur D): www.neophyt.ch |
A livello cantonale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
A livello internazionale | |
---|---|
CABI | A not-profit science-based development and information organization. Development and research on managing invasive species. |
Invasive Species | |
CBD | Invasive alien species (IAS) are species whose introduction and/or spread outside their natural past or present distribution threatens biological diversity: Informations "What are Invasive Alien Species" |
Schweizer Regierung | Internationales Recht: Übereinkommen vom 5. Juni 1992 über die Biologische Vielfalt |
IUCN/ISSG | Invasive Species Specialist Group |
Publications ISSG: 100 of the World's Worst Invasive Alien Species | |
GISD, Global Invasive Species Database | |
GISIN | Global Invasive Species Information Network |
UN | United Nations: Decade of Biodiversity |
Europa | |
---|---|
EPPO | European and Mediterranean Plant Protection Organization – Eppo activities on Invasive Alien Plants |
NOBANIS | European Network on Invasive Alien Species |
DAISIE | Delivering alien invasive species inventories for Europe |
COUNCIL OF EUROP | European Strategy on Invasive Alien Species |
HELCOM | Baltic Sea Action Plan |
Belgien/Belgique | Belgian Biodiversity Platform |
Frankreiche/France | (in FR), Tela Botanica: Plantes envahissantes |
Deutschland/Allemagne | Gebietsfremde und invasive Arten in Deutschland: Neobiota |
Bund Naturschutz Invasive Arten | |
England/Angleterre | The Great Britain: Invasive non-native species |
Italien/Italie | Naturaitalia: Biodiversità |
Network Nazionale Biodiversià | |
Liechtenstein | Amt für Wald, Natur und Landschaft: Neobiota |
Österreich/Autriche | Umwelt Bundesamt: Aktionsplan Neobiota |
Polen/Pologne | Alien Species in Poland |
Portugal | Plantas Invasoras |
Spanien/Espagne | GEIB – Grupo especialista en Invasiones Biologicas |