Le specie esotiche invasive contribuiscono mondialmente alla diminuzione della diversità biologica. Motivo per cui si parla di questo tema in tutto il mondo – e anche in Svizzera.
Sono specie non indigene (provenienti in generale da altri continenti) introdotte intenzionalmente o accidentalmente che riescono a stabilirsi in natura, riproducendosi e diffondendosi in modo importante a scapito delle specie indigene.
A livello mondiale, infatti, il Global Assessment dell'IPBES ha classificato le specie aliene invasive come uno dei 5 fattori più impattanti del cambiamento globale sulla natura (IPBES 2019 full report). Secondo la valutazione delle specie aliene invasive (Invasive Alien Species Assessment IPBES 2024 full report / summary) esistono impatti negativi dimostrati per più di 3.500 specie delle 37.000 stabilite in natura che sono state introdotte da attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. Attualmente si registrano nuove specie aliene in natura a un ritmo senza precedenti di circa 200 ogni anno. Per quanto riguarda le piante, ad oggi 1.061 specie di piante esotiche sono considerate invasive (il 6% di tutte le piante esotiche stabilite riportate nel rapporto; si tratta però di un numero sottostimato).
L’articolo 8h) della Convenzione sulla Diversità Biologica sostiene la prevenzione contro l’introduzione di nuove specie invasive e il controllo, o l’estirpazione, di quelle già stabilite. Molte organizzazioni internazionali si preoccupano dell’argomento come anche una grande parte dei paesi europei. In Europa si considerano le specie esotiche introdotte dopo il 1500 (scoperta dell’America) conosciute col termine di neofite e rispettivamente neofite invasive.
In Svizzera le neofite invasive sono un altrettanto reale pericolo per la diversità biologica e per questo motivo si stanno moltiplicando le attività legate a queste specie, come l’informazione, la sensibilizzazione, la gestione e la lotta. Grazie all’Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dal 2008), la Svizzera vuole proteggere l’uomo e l’ambiente dai danni causati dall’emissione deliberata di organismi esotici.
Alcuni numeri per la Svizzera (stato dicembre 2021, UFAM 2022):
La strategia della Svizzera per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive e concretizza i regolamenti nazionali e gli obblighi internazionali relativi alle specie esotiche invasive e definisce le misure da intraprendere. Fornisce inoltre una panoramica dettagliata delle tratte internazionali, delle leggi e delle ordinanze federali che regolano direttamente o indirettamente il trattamento delle specie invasive di tutti i gruppi d'organismi.
Riassunto delle basi legali in relazione alle neofite invasive
Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente, OEDA (v. 01.01.2023), Art. 1, 2, 3, 4 (Autocontrollo), 5 (Informazioni degli acquirenti), 6 (Diligenza), 15 a-f, 16, 49, 51 (Monitoraggio), Allegato 2 (Organismi alloctoni invasivi vietati).
L'Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dall’ottobre 2008, revisione del 2020) definisce gli organismi alloctoni e regola l’utilizzazione di organismi alloctoni nell’ambiente. Le disposizioni generali sono la protezione dell’essere umano, degli animali, dell’ambiente e della diversità biologica. L’obbligo di diligenza durante l’utilizzazione di questi organismi alloctoni, il controllo autonomo e l’obbligo d’informare gli acquirenti sono stati ampliati.
Gli organismi alloctoni invasivi sono definiti nell’Ordinanza. Ogni specie che potrebbe causare danni o essere invasiva rientra nell’obbligo di diligenza, di controllo autonomo e d’informazione dell’acquirente. Tutte le specie della Lista delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera rientrano così nella OEDA e la loro utilizzazione e messa in commercio deve essere eseguita in modo da non causare danni. Funge da riferimento la raccomandazione del Cercle Exotique (ex-AGIN), nella quale "sono elencate le piante per le quali, dal punto di vista del Cercle Exotique, risulta difficile affermare in una conclusione motivata che non ci si possano aspettare pericoli e pregiudizi, neanche utilizzando tali organismi secondo le prescrizioni e le istruzioni date". Questa raccomandazione è in fase di aggiornamento, poiché quella attualmente disponibile si basa ancora sulla Lista nera e Watch List di InfoFlora (2014).
L’Ordinanza vieta anche l’uso diretto nell’ambiente di alcuni organismi esotici che, oltre alla loro forte capacità di diffondersi, provocano ulteriori danni (alla salute, all’economia, ecc.). Sono elencati nelle liste degli organismi alloctoni invasivi vietati dell’OEDA. La modifica dell’OEDA, approvata il 1.3.2024 e che include i nuovi allegati 2.1 e 2.2, entra in vigore il 1.9.2024 (vedi PDF nuova OEDA). Queste specie non possono quindi essere vendute, ma molte altre neofite invasive possono ancora essere vendute. Le piante già presenti nei giardini non sono interessate dal divieto.
Per una spiegazione sui differenti tipi di liste esistenti e i loro ruoli, vedi anche la pagina Liste e schede d'informazione.
Legge federale sulla protezione dell’ambiente, LPAmb, Art. 1 e 29a. Questa legge stabilisce che chiunque utilizzi degli organismi deve garantire che questi non costituiscano una minaccia per l’uomo o per l’ambiente e che non danneggino la diversità biologica. È attualmente in corso una revisione di questa legge.
Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale, OLAIA, allegato 10 (i semi di Ambrosia spp. sono indesiderati, e vengono controllati negli alimenti per animali).
Ordinanza sulla protezione dei vegetali da organismi particolarmente pericolosi, OSalV, Art. 18 (Sorveglianza della situazione fitosanitaria), 104 (Servizi cantonali), 110 (Disposizioni transitorie). L’ambrosia figura come organismo particolarmente pericoloso: è richiesto di annunciare le stazioni e di lottare contro di essa. La lotta all’ambrosia è valevole fino al 31 dicembre 2027 (disposizione transitoria).
Ordinanza concernente la riduzione dei rischi nell'utilizzione di determinate sostanze, preparati e oggetti particolarmente pericolosi, ORRPChim, allegato 2.5 (Divieti e limitazioni). La seguente ordinanza definisce dove i prodotti fitosanitari non possono essere utilizzati (es. nel bosco, su e lungo le strade, sentieri, ecc.).
Elenco dell'Unione
Art. 4‐ Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale.
6. [...] Nell'elenco dell'Unione figurano in via prioritaria le specie esotiche invasive che:
a) non sono ancora presenti nell'Unione o la cui invasione è in fase iniziale e che molto probabilmente avranno un effetto negativo significativo;
b) sono già insediate nell'Unione e hanno l'effetto negativo più significativo.
Link diretto all'ELENCO DELL'UNIONE delle specie invasive (12/07/2022)
La gestione delle neofite invasive e le rispettive misure di lotta servono a prevenire, contenere o eliminare gli impatti negativi (danni) per le quali sono state valutate come invasive o potenzialmente invasive. Benché l’eliminazione completa di una specie (eradicazione) non è sempre possibile, prevenire ed evitare un’ulteriore diffusione è indispensabile per contenere l’entità dei danni.
Prima conviene sempre! Più si rimanda l’adozione di misure, più onerosa e costosa sarà la lotta (Fig.1).
Ogni gestione e misura di lotta ha un suo obiettivo (eradicazione, stabilizzazione/contenimento o diminuzione, monitoraggio) che deve essere definito tenendo conto degli interessi dei proprietari terrieri e dell'impatto sulla biodiversità e sull’ambiente in generale. Le raccomandazioni generali riguardanti le misure di lotta sono raccolte nelle schede informative di InfoFlora delle rispettive specie invasive.
La Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive il quadro generale della gestione e le misure di lotta da adottare.
Fig.1 Le fasi della dinamica delle invasioni in relazione con la gestione e le misure di lotta e i rispettivi costi (tratto da A. Gigon & Weber E. 2005: Invasive Neophyten in der Schweiz: Lagebericht und Handlungsbedarf. Rapporto della SKEW/CPS all’attenzione dell’UFAFP, pag. 19).
Per l’attuazione delle misure di lotta secondo la strategia:
.
La gestione e l’attuazione di metodi di lotta consiste in vari aspetti da considerare, che possono variare da specie a specie (vedi schede delle specie invasive). Di seguito una sintesi generale:
Precauzioni da prendere
Prima di qualsiasi intervento, informarsi sui possibili rischi per la propria salute (polline allergenico, peli urticanti, linfa tossica, ecc), proteggersi adeguatamente (guanti, occhiali di protezione e maschera respiratoria) oppure valutare se rinunciare all’intervento se inclini alle allergie.
Misure preventive
Tali misure si applicano in particolare alle specie invasive apprezzate quali ornamentali da privati e giardinieri, nel caso di esemplari (o popolazioni) per i quali non si intraprende una lotta. Si raccomanda di tagliare le infiorescenze prima della fruttificazione (!), di evitare la propagazione vegetativa incontrollata, come pure di trasportare e smaltire correttamente i relativi scarti vegetali.
Metodi di lotta
La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento). I metodi di lotta sono descritti nelle schede informative delle specie invasive.
Controlli
Qualsiasi metodo di lotta deve prevedere un periodo di controllo dei ricacci, dei polloni (riproduzione vegetativa) e/o dell’apparizione di nuove piantine dalla banca dei semi creata dalla specie (riproduzione sessuale). Poiché la banca dei semi di alcune specie può persistere per più anni nel terreno è indispensabile un controllo prolungato su diversi anni, per non dover ricominciare da zero.
Gestione integrata
In alcuni casi, vale la pena di favorire una strategia di gestione integrata, dove nelle aree trattate si favorisce il rinverdimento e la crescita di piante desiderabili. Si evita così di lasciare il suolo nudo che sarebbe facilmente colonizzabile dalla specie indesiderata (banca dei semi presente nel terreno) e/o dai semi di altre specie invasive.
Smaltimento del materiale vegetale
In ogni intervento di lotta occorre prevedere il corretto smaltimento degli scarti vegetali. In generale, possono essere compostati in giardino unicamente le parti vegetali che non sono in grado di riprodursi (né sessualmente, né vegetativamente)! Gli scarti in grado di riprodursi (infiorescenze, frutti, fusti e radici) devono essere eliminati in impianti professionali di compostaggio e di fermentazione oppure di incenerimento dei rifiuti (IN NESSUN CASO nel compostaggio in giardino), evitando di disperderli in qualsiasi momento (durante il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento). Ricordiamo che scaricare e depositare i rifiuti del giardino in aree non controllate (per esempio nei boschi) è illegale.
Segnalazione della lotta
Info Flora mette a disposizione gratuitamente InvasivApp e il Taccuino neofite invasive quali strumenti per segnalare le neofite invasive e potenzialmente invasive, per registrare gli interventi di lotta e di monitoraggio come pure per visualizzare i dati presenti. Nella rubrica “bilancio” dedicata alla lotta e al monitoraggio occorre segnalare l’evoluzione della popolazione. Occorre quindi indicare anche l’eradicazione della popolazione, per esempio, quando non compare più nessun’individuo durante i controlli e l’intervento può venir considerato concluso. Senza quest’ultima segnalazione, in banca dati come pure sul Taccuino neofite invasive, la lotta continuerà ad apparire come se fosse in corso e/o inconclusa.
Sorveglianza/monitoraggio
Sorvegliare o monitorare il territorio (oppure il luogo dove si è concluso un intervento di lotta) è fondamentale per identificare al più presto la formazione di nuovi insediamenti di neofite invasive. Si possono così subito adottare delle ulteriori misure per evitarne la diffusione e contenere i costi di gestione.
Ognuno di noi può fare qualcosa! Più attori sono coinvolti e coordinati nella lotta, più risultano efficaci le azioni individuali e il risultato sarà ottimale (e di riflesso si riducono i costi di lotta).
Di seguito elenchiamo alcune raccomandazioni (N.B.: la lista non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico).
Premessa
Il presupposto per adottare qualsiasi misure di lotta autonomamente è avere delle nozioni di base sul tema. La comprensione del tema e della sua complessità aiuta ad affrontarlo con maggiore consapevolezza delle possibilità di successo e a diminuire il rischio di frustrazioni.
Tra le nozioni di base, per esempio, sarebbe auspicabile conoscere il significato di neofita, la differenza tra neofita e neofita invasiva, avere un’idea delle basi legali principali e sapere dove trovare le liste attuali delle neofite invasive della Svizzera, le informazioni al riguardo e i contatti utili.
Per approfondire il tema è sempre possibile partecipare ad un corso o a degli eventi informativi. Info Flora organizza un corso base annuale di formazione per imparare a riconoscere le principali specie invasive e sapere come gestirle (vedi corsi di formazione di InfoFlora). Anche Cantoni, Comuni e altri enti pubblici e privati offrono corsi ed eventi informativi sulle neofite invasive.
Partecipazione ad azioni e progetti di lotta alle neofite invasive
Vale la pena di informarsi presso il proprio Comune e/o Cantone e presso associazioni locali e/o associazioni naturalistiche/ambientali sull’esistenza di azioni e progetti di lotta alle neofite invasive rivolti alla popolazione.
Un esempio è la città di Berna e il suo sistema di volontariato, oppure l''Association pour la Sauvegarde du Léman' e il suo progetto di lotta ai poligoni esotici lungo il lago Lemano.
Vedi anche la nostra pagina dei contatti utili.
Giardini privati (proprietà privata)
Ogni cittadino può adottare autonomamente misure di lotta nel proprio giardino secondo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi. Si ricorda che vige anche la ‘regola di buon vicinato’, Art. 687 del Codice Civile Svizzero.
Raccomandazioni generali*:
Verde pubblico (Comuni, Cantoni, enti pubblici, ecc.)
Secondo la Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016), Cantoni e Comuni adottano autonomamente misure di lotta contro le specie esotiche invasive seguendo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi, e i servizi specializzati cantonali ordinano l’attuazione delle misure di lotta.
Raccomandazioni generali*:
Per maggiori informazioni consultare le schede informative di InfoFlora o le schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.
In agricoltura
La problematica delle specie neofite invasive e potenzialmente invasive concerne anche il settore agricolo (di competenza dell’Ufficio federale dell’agricoltura, UFAG) in particolare nel caso dei pagamenti diretti (vedi Ordinanza sui pagamenti diretti 2021).
In generale, valgono gli stessi principi e raccomandazioni presentati sopra.
Per maggiori informazioni sulle neofite invasive in ambito agricolo si consiglia di contattare i rispettivi servizi di consulenza agricola cantonali e/o i servizi specializzati cantonali che si occupano delle specie esotiche invasive (vedi la nostra pagina dei contatti utili).
Informazioni sulla lotta alle neofite invasive si trovano nelle schede informative di InfoFlora e anche nelle schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.
*La lista di raccomandazioni non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico.
La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento).
Di seguito troverete schede pratiche, focalizzate su diversi metodi e/o argomenti fornendo una panoramica, e anche schede tecniche elaborate dal Cercle Exotique e/o da altre autorità di riferimento nel campo della gestione delle neofite invasive. Inoltre, diversi Cantoni sviluppano le proprie schede pratiche (vedi nelle rispettive pagine internet elencate in Link utili > Cantoni).
In questa pagina…
…spieghiamo perché si valuta il potenziale invasivo di una neofita invasiva, quali specie sono considerate in Svizzera, come annunciare nuove “candidate”, come e quando avviene la valutazione del potenziale invasivo, quale processo e criteri sono considerati e chi è il Gruppo di lavoro neofite invasive di InfoFlora che se ne occupa.
Occorre identificare quali sono effettivamente le specie invasive, per poter evitare i danni che possono causare. Infatti, la stragrande maggioranza delle specie esotiche che si insedia e cresce spontaneamente nella nostra flora si integra negli ecosistemi e non è necessario intervenire con una strategia di lotta.
La valutazione dell’invasività è la base per stilare le liste delle specie invasive e potenzialmente invasive e per decidere se e come intervenire, cioè di dare delle priorità per la gestione di queste specie.
Si considerano molte più specie di quelle che poi risultano essere effettivamente valutate come ‘invasive’ o ‘potenzialmente invasive’. Infatti, nel 2013 delle 85 specie analizzate di cui si sapeva o sospettasse avere un comportamento invasivo solo 57 sono state inserite nelle liste di InfoFlora (2014; Lista Nera e Watch List). Le nuove liste includono un totale di 100 specie (stato dicembre 2021) ma sono state considerate oltre 140 specie.
Le valutazioni dell’invasività delle neofite sono effettuate regolarmente in occasione dell’aggiornamento parziale o della revisione completa della Lista delle specie invasive e potenzialmente invasive della Svizzera su mandato dell’UFAM.
L’aggiornamento parziale della Lista consiste nell’aggiunta di un set di (una o più) nuove specie che risultano essere invasive dopo la loro valutazione. Per una revisione completa delle liste si valutano invece anche tutte le specie già presenti sulle attuali liste nazionali e quelle che erano state valutate ma non avevano un “punteggio” sufficientemente alto per entrare nella Lista. Quest’ultime sono le specie denominate informalmente “valutate-ma-non-elencate” (=in inglese assessed-but-not-listed).
In sintesi, le seguenti specie esotiche fanno parte del processo di valutazione del potenziale invasivo coordinato da InfoFlora per il riconoscimento precoce e per l’aggiornamento delle liste scientifiche nazionali:
Diagramma di flusso con le liste di piante esotiche invasive o potenzialmente invasive in Svizzera.
Scopo della Lista dei candidati (Candidate List) di InfoFlora
Lo scopo principale di questa lista è quello di attirare l'attenzione di botanici esperti su alcune piante esotiche che potrebbero rappresentare una minaccia per la biodiversità, la salute e l'economia in Svizzera, nonché di sensibilizzarli e raccogliere ulteriori informazioni.
La Lista dei candidati rappresenta uno strumento di lavoro prima della valutazione completa del potenziale invasivo (incluso (S)EICAT) da parte del Gruppo di lavoro neofite invasive di InfoFlora. Essa permette al Gruppo di lavoro di selezionare (nuove) specie candidate da sottoporre a una valutazione del rischio tramite il processo denominato Swiss Invasive Plant Risk Assessement (SIPRA) che valuta il potenziale invasivo per la Svizzera (include anche (S)EICAT) e l'inserimento nella Lista delle specie invasive e potenzialmente invasive della Svizzera.
! AVVERTENZA: la Lista dei candidati di InfoFlora non ha valore legale. Non è una lista degli organismi di quarantena e non costituisce una raccomandazione per regolamentazioni o azioni e misure di gestione.
Procedura per inoltrare delle proposte di specie candidate
Le specie proponibili per la Lista dei candidati non sono elencate nella Lista delle specie invasive e potenzialmente invasive della Svizzera (cfr. UFAM 2022/InfoFlora), non sono mai state valutate da InfoFlora con il SIPRA e non sono presenti in nessuna lista legale svizzera (ad es. allegati 2.1 e 2.2 dell’OEDA, vedi le Basi legali).
La Lista dei candidati è dinamica e viene aggiornata regolarmente dal Gruppo di lavoro di InfoFlora seguendo una procedura sistematizzata. In breve:
Download:
Lista dei candidati (Stato 2023)
Istruzioni per la Lista dei candidati (in inglese)
Formulario Word (docx) pper la proposta di specie candidate (in inglese)
Il sistema di valutazione del potenziale invasivo si basa sulla valutazione combinata del potenziale d’espansione e del potenziale danno (impatto negativo). Si tratta essenzialmente di valutare il rischio di danni da parte di una specie neofita. Questo procedimento è conosciuto internazionalmente anche con il termine “valutazione del rischio” (risk assessmenti).
In Svizzera, la valutazione dell’invasività si basa essenzialmente sul catalogo dei criteri per la valutazione di neofite invasive, con una serie di domande sull'insediamento, la diffusione e i danni delle specie valutate. Gli esperti del Gruppo di lavoro neofite invasive di Info Flora devono valutare assegnando un punteggio in base ad informazioni dalla letteratura scientifica e dalle esperienze documentate di botanici in campo. Si tiene conto anche dell'incertezza dovuta alla mancanza di informazioni o a risultati contraddittori. Il gruppo si avvale di un’applicazione online che centralizza la letteratura e le loro valutazioni (vedi capitolo Gruppo di lavoro Neofite invasive).
I criteri per il potenziale d’espansione includono caratteristiche della riproduzione sessuale e vegetativa della specie, della modalità di dispersione dei semi naturale e mediata dall’uomo, della diffusione osservata o potenziale in Svizzera.
I criteri per il potenziale danno valutano gli impatti negativi sulla biodiversità indigena, sia a livello di specie sia di comunità, sulla salute umana e animale, sulle infrastrutture e le attività economiche umane che si traducono in maggiori costi gestionali e perdite di guadagno.
È in fase di redazione un articolo scientifico che spiega il sistema di valutazione seguito per la realizzazione delle attuali liste delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera (stato 2021).
Storia
Nel 2001, su mandato della Confederazione, un gruppo d’esperti e botanici del campo hanno definito le prima lista di neofite invasive (Lista nera) in Svizzera. Nel 2005, la CPS (Commissione svizzera delle piante selvatiche) ha fondato un “Gruppo di lavoro neofite invasive svizzere”. Questo gruppo ha elaborato una chiave di classificazione che permetteva di decidere se una specie dovesse essere aggiunta o no a una delle due liste (Weber et al., Botanica Helvetica 115).
Nel 2013, un gruppo d’esperti ha sviluppato un catalogo di criteri per la valutazione di neofite invasive (in F, o vedi sito in D) basato sulla chiave di classificazione e su dei fatti concreti (dati di campo e letteratura). Info Flora ha riunito più volte il piccolo gruppo d’esperti composto da Serge Buholzer (Agroscope e membro dell'EPPO Panel on invasive alien plant), Michael Nobis (WSL), Nicola Schoenenberger (allora Museo cantonale di storia naturale, Lugano, oggi direttore del Conservatoire et Jardin Botanique de Genève), Sibyl Rometsch (allora InfoFlora, oggi pensionata) e Gian-Reto Walther (UFAM). Il catalogo ha permesso di valutare le neofite che sono poi state inserite nella Lista Nera e Watch List di Info Flora del 2014.
Nel 2020, un nuovo gruppo di esperti, composto da alcuni membri storici (Serge Buholzer, Michael Nobis, Nicola Schoenenberger e Sibyl Rometsch) e alcuni nuovi (Andrea De Micheli, Antoine Jousson, Brigitte Marazzi e Lisanna Smith), ha utilizzato il catalogo dei criteri e affinato il protocollo introducendo l’uso di un’applicazione online che centralizzasse la letteratura e illustrasse in grafici il risultato delle valutazioni degli esperti. Questa applicazione ha permesso di inserire anche la classificazione dell’impatto secondo il metodo internazionale (S)EICAT. Ciò ha permesso, da un lato, di valutare il rischio di invasione per la Svizzera e, dall'altro, di effettuare la valutazione secondo (S)EICAT per la Svizzera su incarico dell'UFAM.
Dal 2023 il gruppo di esperti è riconosciuto formalmente quale Gruppo di lavoro della Commissione scientifica (CS) di InfoFlora con il nome 'Gruppo di Lavoro Piante Esotiche Invasive della Svizzera; Info Flora (GL-PEIS)'. Il gruppo di lavoro è composto da almeno 5 membri, con una composizione equilibrata in termini di regioni della Svizzera, competenze e lingua. Il responsabile delle neofite invasive di InfoFlora e almeno un membro della CS sono membri del gruppo di lavoro. I membri del gruppo di lavoro sono eletti ad personam dal CS per un periodo di 4 anni, con possibilità di rielezione.
Composizione del GL-PEIS (2024)
Membri:
Serge Buholzer, MSc ETH Agr, Agroscope, Reckenholz
Membro della Commissione scientifica InfoFlora; Panel EPPO sulle piante esotiche invasive.Supporto / membri di InfoFlora:
Membri precedenti
Prevenire è meglio che curare! In questa pagina…
…spieghiamo i passi che seguono la scoperta di specie esotiche nuove per la Svizzera e quelli che precedono la valutazione del potenziale invasivo di specie esotiche che non sono ancora considerate invasive o potenzialmente invasive in Svizzera. Si tratta di passi che interessano principalmente gli specialisti (come botanici, biologi di campo, responsabili cantonali dei neobiota, ecc.), InfoFlora e gli esperti del suo Gruppo di lavoro ‘Neofite invasive’.
Intervenire all’inizio del processo di invasione è più facile da attuare, ha maggiore probabilità di successo e costa meno. Infatti, quando si scopre una nuova specie presente sul nostro territorio in fase di colonizzazione è possibile adottare delle contromisure immediate e ottenere un successo duraturo (p. 8 della Strategia nazionale specie esotiche invasive, UFAM 2016).
Se la specie esotica in questione è conosciuta come invasiva o potenzialmente invasiva in Svizzera, perché già elencata nella lista nazionale, le misure preventive avranno l’obiettivo di evitare la formazione di nuove popolazioni laddove non ce ne sono ancora (à vedi capitolo Gestione: lotta e controllo).
Se invece si tratta di una specie esotica nuova, il cui potenziale invasivo è ancora ignoto, allora le misure preventive consistono innanzitutto nello valutare il più rapidamente possibile se la specie ha il potenziale di diventare problematica nel nostro territorio. Se vi è un tale sospetto la specie viene proposta per entrare a far parte della Lista dei candidati e valutata la sua invasività (à vedi capitolo sulla Valutazione del potenziale invasivo).
Quando una nuova specie esotica viene analizzata si parte dal presupposto che sia innocua (analogamente alla presunzione d’innocenza) e bisogna riuscire a dimostrare che la specie è invasiva o potenzialmente invasiva, cioè che può creare degli impatti rilevanti in Svizzera che si vogliono evitare. Questa parte del processo di valutazione dipende dalle conoscenze esistenti sulla specie al momento della sua scoperta (per esempio nella letteratura scientifica), in particolare se la specie è già nota e documentata altrove come invasiva o potenzialmente invasiva.
Se non ci sono queste informazioni o sono incomplete, sarà cruciale documentare la specie scoperta, capire in quale fase del processo di invasione si trova, se ancora nella fase di insediamento (dopo l’introduzione) oppure già in quella di espansione, e poi si tratterà essenzialmente di raccogliere tutte le informazioni possibili che possono servire ad una valutazione del suo potenziale invasivo in Svizzera.
Ad ogni modo, il primo passo è di chiarire l’identità tassonomica della specie trovata in natura che sembra avere un carattere invasivo. InfoFlora vi assiste in questa fase, visto che questa verifica è una prerogativa affinché una nuova specie possa essere aggiunta alla banca dati di InfoFlora, alla Checklist della flora vascolare della Svizzera e alle opere di riferimento floristiche svizzere (per es. Flora Helvetica e Flore d’excursion).
Diagramma esemplificativo dei passi per l’identificazione precoce di specie esotiche problematiche in Svizzera:
Cosa fare nel caso di una ‘nuova’ specie scoperta
Ogni anno si aggiungono nuove specie esotiche alla nostra flora. La maggior parte di loro non si comporta affatto in maniera invasiva! Anzi, non è nemmeno detto che riescano a stabilirsi. Per capire però correttamente il loro comportamento nel nuovo ambiente è comunque importante documentarle, soprattutto se si trovano in mezzo alla natura, lontane dai giardini. (Vedi articolo in FloraCH 2021)
Per scoprirle ci vuole un occhio attento e spirito scientifico. In effetti, può capitare a chiunque di imbattersi in una pianta sconosciuta e che non si lascia identificare nemmeno con le chiavi di identificazione più recenti.
Un primo possibile nome si può trovare magari nelle flore dei paesi limitrofi o grazie a internet. E se questo nome non si trova ancora sul sito di InfoFlora? Potrebbe essere una nuova specie per la Svizzera. Se ti trovi in questa situazione, segnalaci la tua scoperta con il Taccuino in linea, senza dimenticare di aggiungere(vedi le linee guida):
1. l’abbondanza della pianta (p. es. numero di individui)
2. l’origine della popolazione (p. es. subspontanea, scappata)
3. varie foto della pianta, della popolazione e dell’ambiente occupato
4. dei commenti (p. es. se pensi che è derivata da scarti di giardino illegali)
5. un campione d’erbario da inviarci per posta.
6. Avvisa InfoFlora della tua scoperta, scrivendo a neobiota [at] infoflora.ch
Download: Linee guida: campionare una nuova specie esotica
Ruolo di InfoFlora
Questo video del 2021 spiega tutto il processo di valutazione di InfoFlora: da quando riceve una segnalazione di una nuova specie esotica fino a quando la specie entra in una lista.
-> Presentazione (Video, 2021): dall'arrivo all'informazione (7 min.) - in tedesco ma con diapositive bilingue F/D
Perché documentare scientificamente nuove neofite
Quando il potenziale invasivo di una specie esoticaè ancora ignoto, occorre stabilire, in maniera oggettiva, se la specie ha il potenziale di diventare problematica nel nostro territorio. Concretamente, si tratta di raccogliere tutte le informazioni possibili che possono servire ad una valutazione del suo potenziale invasivo, meglio se direttamente in campo e con ricerche scientifiche quantitative che poi vengono pubblicate (così da poter essere citate).
È importante capire se una specie esotica è ancora nella fase (iniziale) di insediamento o già nella fase espansiva per poter decidere quali misure preventive adottare nel caso in cui la specie si rivelasse essere dannosa. Poiché il sistema di valutazione del potenziale invasivo utilizzato in Svizzera si compone della valutazione combinata del potenziale d’espansione e del potenziale danno, è importante raccogliere informazioni che possano dar risposta ai vari criteri di valutazione utilizzati dal sistema (vedi capitolo Valutazione del potenziale invasivo).
Raccomandazione: in qualsiasi ricerca su nuove specie giunte in Svizzera in cui occorre risolvere la tassonomia, vi raccomandiamo di contattare InfoFlora per accertarsi che la nomenclatura proposta nello studio sia coerente con il sistema tassonomico usato nella Checklist delle piante vascolari della Svizzera e quindi con la banca dati nazionale e gli strumenti di segnalazione di InfoFlora.
Come impostare la documentazione e dove pubblicarla
Di seguito sono presentati alcuni esempi di articoli di progetti che hanno avuto lo scopo di documentare la scoperta di nuove specie esotiche, includendo le analisi tassonomiche in collaborazione con InfoFlora e aspetti della loro biologia:
Lista delle riviste svizzere (lista non esaustiva) dove è possibile inviare articoli che documentano scientificamente la scoperta di nuove specie esotiche (controllare l'idoneità nel sito web della rispettiva rivista):
Se vi sono dei sospetti che una specie esotica possa diventare problematica in Svizzera è possibile inoltrare una segnalazione a InfoFlora sottoforma di proposta affinché questa specie sia presa in considerazione da InfoFlora e inserita nel flusso di lavoro che porta in ultima istanza una specie ad essere valutata come invasiva o potenzialmente invasiva in Svizzera.
La Lista dei candidati rappresenta uno strumento di lavoro prima della valutazione completa del potenziale invasivo (incluso (S)EICAT) da parte del Gruppo di lavoro neofite invasive di InfoFlora. Essa permette al Gruppo di lavoro di selezionare (nuove) specie candidate da sottoporre a una valutazione del rischio tramite il processo denominato Swiss Invasive Plant Risk Assessement (SIPRA) che valuta il potenziale invasivo per la Svizzera (include anche (S)EICAT) e l'inserimento nella Lista delle specie invasive e potenzialmente invasive della Svizzera.
Come e quali specie si possono proporre come candidati? Vedi la risposta nel capitolo Valutazione dell’invasività > Specie candidate e Lista dei candidati.
Qui si trova una lista di uffici, istituzioni, ecc. attivi a vari livelli (cantonale, nazionale, internazionale, ecc.) nel campo delle neofite invasive.
Per i contatti cantonali e nazionali vedi anche la nostra pagina Chi contattare
A livello nazionale | |
---|---|
UFAM | Ufficio federale dell'ambiente, Le specie esotiche invasive possono causare danni all’ecologia, alla salute e all’economia. La Confederazione ha il compito di disciplinare l’impiego di questi organismi e, congiuntamente ai Cantoni, di coordinare la gestione delle specie interessate a livello federale, intercantonale e internazionale. |
AGROSCOPE | Amministrazione Federale, Paesaggio agricolo e biodiversità (solo in D/F): Le neofite invasive |
CERCLE EXOTIQUE | Nel 2019, il Cercle Exotique è stato istituito come organizzazione succeduta ad AGIN e piattaforma di esperti neobiota cantonali. L'obiettivo del CE è di sostenere i Cantoni nei loro compiti nell'ambito dell'ordinanza sull'emissione deliberata nell'ambiente nel settore delle specie esotiche invasive. |
CFSB | Commissione federale per la sicurezza biologica: Opuscolo informativo su come riconoscere e gestire le specie vegetali alloctone invasive |
GLOBE | Attraverso indagini sul campo svolte da loro, gli scolari (e altre persone interessate) imparano a conoscere le neofite invasive e la loro diffusione. Le neofite invasive e la loro complessa problematica offrono opportunità per approcci transdisciplinari, intorno a temi quali la biodiversità, l'utilizzo del territorio, i mutamenti climatici, la protezione della natura e la sicurezza: Neofite invasive |
SCEE | Piattaforma d'informazione energia-ambiente dei cantoni romandi (Services cantonaux de l’énergie et de l’environnement): Plantes exotiques |
WSL | Infomazioni per la pratica forestale: La presenza di piante neofite invasive nelle foreste |
JARDIN SUISSE | Unternehmerverband Gärtner Schweiz (nur D/F): Umweltschutz - Invasive Neophyten |
NEOPHYT.ch | Informationsseite Invasive Neophyten (nur D): www.neophyt.ch |
A livello cantonale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
|
A livello internazionale | |
---|---|
CABI | A not-profit science-based development and information organization. Development and research on managing invasive species. |
Invasive Species | |
CBD | Invasive alien species (IAS) are species whose introduction and/or spread outside their natural past or present distribution threatens biological diversity: Informations "What are Invasive Alien Species" |
Schweizer Regierung | Internationales Recht: Übereinkommen vom 5. Juni 1992 über die Biologische Vielfalt |
IUCN/ISSG | Invasive Species Specialist Group |
Publications ISSG: 100 of the World's Worst Invasive Alien Species | |
GISD, Global Invasive Species Database | |
GISIN | Global Invasive Species Information Network |
UN | United Nations: Decade of Biodiversity |
Europa | |
---|---|
EPPO | European and Mediterranean Plant Protection Organization – Eppo activities on Invasive Alien Plants |
NOBANIS | European Network on Invasive Alien Species |
DAISIE | Delivering alien invasive species inventories for Europe |
COUNCIL OF EUROP | European Strategy on Invasive Alien Species |
HELCOM | Baltic Sea Action Plan |
Belgien/Belgique | Belgian Biodiversity Platform |
Frankreiche/France | (in FR), Tela Botanica: Plantes envahissantes |
Deutschland/Allemagne | Gebietsfremde und invasive Arten in Deutschland: Neobiota |
Bund Naturschutz Invasive Arten | |
England/Angleterre | The Great Britain: Invasive non-native species |
Italien/Italie | Naturaitalia: Biodiversità |
Network Nazionale Biodiversià | |
Liechtenstein | Amt für Wald, Natur und Landschaft: Neobiota |
Österreich/Autriche | Umwelt Bundesamt: Aktionsplan Neobiota |
Polen/Pologne | Alien Species in Poland |
Portugal | Plantas Invasoras |
Spanien/Espagne | GEIB – Grupo especialista en Invasiones Biologicas |