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Neofite invasive

Introduzione e definizioni

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Introduzione

Le specie esotiche invasive contribuiscono mondialmente alla diminuzione della diversità biologica. Motivo per cui si parla di questo tema in tutto il mondo – e anche in Svizzera.

Sono specie non indigene (provenienti in generale da altri continenti) introdotte intenzionalmente o accidentalmente che riescono a stabilirsi in natura, riproducendosi e diffondendosi in modo importante a scapito delle specie indigene. Infatti, il Global Assessment dell'IPBES ha classificato le specie aliene invasive come uno dei 5 fattori più impattanti del cambiamento globale sulla natura (IPBES 2019 full report).

L’articolo 8h) della Convenzione sulla Diversità Biologica sostiene la prevenzione contro l’introduzione di nuove specie invasive e il controllo, o l’estirpazione, di quelle già stabilite. Molte organizzazioni internazionali si preoccupano dell’argomento come anche una grande parte dei paesi europei. In Europa si considerano le specie esotiche introdotte dopo il 1500 (scoperta dell’America) conosciute col termine di neofite e rispettivamente neofite invasive.

In Svizzera le neofite invasive sono un altrettanto reale pericolo per la diversità biologica e per questo motivo si stanno moltiplicando le attività legate a queste specie, come l’informazione, la sensibilizzazione, la gestione e la lotta. Grazie all’Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dal 2008), la Svizzera vuole proteggere l’uomo e l’ambiente dai danni causati dall’emissione deliberata di organismi esotici.

Alcuni numeri per la Svizzera (stato dicembre 2021, UFAM 2022):

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Le definizioni più importanti

  • Specie esotica vs indigena
    Secondo la Strategia nazionale (UFAM 2016) sono definite ‘esotiche’ le specie trasferite attraverso l’attività umana in habitat al di fuori della loro area di diffusione naturale nella quale è indigena o autoctona. Una specie esotica è anche detta alloctona. Nel nostro caso, il quadro di riferimento geografico è dato dai confini nazionali.

  • Neofita vs archeofita
    Una neofita è una specie esotica introdotta dopo il 1500 (scoperta dell’America), in grado di riprodursi e persistere in natura senza l’aiuto dell’uomo. Una archeofita è una specie esotica presente già prima del 1500 (per esempio introdotta all’epoca dei Romani), in grado di riprodursi e persistere in natura senza l’aiuto dell’uomo.
      
  • Neofita invasiva
    Una neofita è chiamata invasiva quando è in grado di espandersi rapidamente a scapito della biodiversità indigena. L’invasività risulta dalla combinazione della forte espansione collegata ai danni che causa. Una valutazione completa dell’invasività non contempla unicamente i danni alla biodiversità indigena, ma anche alla salute umana e animale, e i danni economici (per esempio danni alle infrastrutture, all’agricoltura, ecc.). Vedi Valutazione del potenziale invasivo

    In Svizzera, vi sono definizioni ancorate alle basi legali: in particolare, l’Ordinanza federale sull’emissione deliberata nell’ambiente, OEDA, definisce gli organismi alloctoni invasivi come “organismi alloctoni che, notoriamente o presumibilmente, possono diffondersi in Svizzera e raggiungere una densità di popolazione tale da pregiudicare la diversità biologica e la sua utilizzazione sostenibile o mettere in pericolo l’uomo, gli animali o l’ambiente” (Art. 3 cpv. 1h).

Basi legali relative alle neofite invasive

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Strategia Neobiota Svizzera

La strategia della Svizzera per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive e concretizza i regolamenti nazionali e gli obblighi internazionali relativi alle specie esotiche invasive e definisce le misure da intraprendere. Fornisce inoltre una panoramica dettagliata delle tratte internazionali, delle leggi e delle ordinanze federali che regolano direttamente o indirettamente il trattamento delle specie invasive di tutti i gruppi d'organismi. 

 

Basi legali in Svizzera

Riassunto delle basi legali in relazione alle neofite invasive

 

Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente, OEDA, Art. 1, 2, 3, 4 (Autocontrollo), 5 (Informazioni degli acquirenti), 6 (Diligenza), 15 a-f, 16, 49, 51 (Monitoraggio), Allegato 2 (Organismi alloctoni invasivi vietati).

L'Ordinanza sull’utilizzazione di organismi nell’ambiente (OEDA, in vigore dall’ottobre 2008, revisione del 2020) definisce gli organismi alloctoni e regola l’utilizzazione di organismi alloctoni nell’ambiente. Le disposizioni generali sono la protezione dell’essere umano, degli animali, dell’ambiente e della diversità biologica. L’obbligo di diligenza durante l’utilizzazione di questi organismi alloctoni, il controllo autonomo e l’obbligo d’informare gli acquirenti sono stati ampliati.

Gli organismi alloctoni invasivi sono definiti nell’Ordinanza. Ogni specie che potrebbe causare danni o essere invasiva rientra nell’obbligo di diligenza, di controllo autonomo e d’informazione dell’acquirente. Tutte le specie della Lista delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera rientrano così nella OEDA e la loro utilizzazione e messa in commercio deve essere eseguita in modo da non causare danni. Funge da riferimento la raccomandazione del Cercle Exotique (ex-AGIN), nella quale "sono elencate le piante per le quali, dal punto di vista del Cercle Exotique, risulta difficile affermare in una conclusione motivata che non ci si possano aspettare pericoli e pregiudizi, neanche utilizzando tali organismi secondo le prescrizioni e le istruzioni date". Questa raccomandazione è in fase di aggiornamento, poiché quella attualmente disponibile si basa ancora sulla Lista nera e Watch List di InfoFlora (2014).

L’Ordinanza vieta anche l’uso diretto nell’ambiente di alcuni organismi esotici che, oltre alla loro forte capacità di diffondersi, provocano ulteriori danni (alla salute, all’economia, ecc.). Sono elencati nelle liste degli organismi alloctoni invasivi vietati dell’OEDA. La modifica dell’OEDA, approvata il 1.3.2024 e che include i nuovi allegati 2.1 e 2.2, entra in vigore il 1.9.2024. Queste specie non possono quindi essere vendute, ma molte altre neofite invasive possono ancora essere vendute. Le piante già presenti nei giardini non sono interessate dal divieto.

  • L’allegato 2.1 contiene 22 specie o gruppi di specie il cui utilizzo nell’ambiente è proibito; è definito come segue dall’Art. 15 dell’OEDA: “Gli organismi alloctoni invasivi secondo l’allegato 2.1 non possono essere utilizzati direttamente nell’ambiente; fanno eccezione le misure intese a combattere tali orga-nismi. Nel singolo caso, l’UFAM può concedere una deroga per l’utilizzazione diretta se il richiedente prova che ha adottato tutte le misure necessarie per adempiere quanto disposto dal capoverso 1.”
  • L’allegato 2.2 contiene 31 specie o gruppi di specie la cui messa in commercio è proibita; è definito come segue dall’Art. 15 dell’OEDA: “Gli organismi alloctoni invasivi secondo l’allegato 2.2 non possono essere messi in commercio ai fini dell’utilizzazione diretta nell’ambiente.”

Per una spiegazione sui differenti tipi di liste esistenti e i loro ruoli, vedi anche la pagina Liste e schede d'informazione.

 

Legge federale sulla protezione dell’ambiente, LPAmb, Art. 1 e 29a. Questa legge stabilisce che chiunque utilizzi degli organismi deve garantire che questi non costituiscano una minaccia per l’uomo o per l’ambiente e che non danneggino la diversità biologica. È attualmente in corso una revisione di questa legge.

Ordinanza sul libro dei prodotti destinati all’alimentazione animale, OLAIA, allegato 10 (i semi di Ambrosia spp. sono indesiderati, e vengono controllati negli alimenti per animali).

Ordinanza sulla protezione dei vegetali da organismi particolarmente pericolosi, OSalV, Art. 18 (Sorveglianza della situazione fitosanitaria), 104 (Servizi cantonali), 110 (Disposizioni transitorie). L’ambrosia figura come organismo particolarmente pericoloso: è richiesto di annunciare le stazioni e di lottare contro di essa. La lotta all’ambrosia è valevole fino al 31 dicembre 2027 (disposizione transitoria).

Ordinanza concernente la riduzione dei rischi nell'utilizzione di determinate sostanze, preparati e oggetti particolarmente pericolosi, ORRPChim, allegato 2.5 (Divieti e limitazioni). La seguente ordinanza definisce dove i prodotti fitosanitari non possono essere utilizzati (es. nel bosco, su e lungo le strade, sentieri, ecc.).

 

Basi legali a livello europeo

Elenco dell'Unione

Regolamento Europeo

Art. 4 Elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale.
6. [...] Nell'elenco dell'Unione figurano in via prioritaria le specie esotiche invasive che:

a) non sono ancora presenti nell'Unione o la cui invasione è in fase iniziale e che molto probabilmente avranno un effetto negativo significativo;

b) sono già insediate nell'Unione e hanno l'effetto negativo più significativo.

 

Link diretto all'ELENCO DELL'UNIONE delle specie invasive (12/07/2022)

Gestione: lotta e controllo

Solidago canadensis aggr. (C) Brigitte Marazzi

La gestione delle neofite invasive e le rispettive misure di lotta servono a prevenire, contenere o eliminare gli impatti negativi (danni) per le quali sono state valutate come invasive o potenzialmente invasive. Benché l’eliminazione completa di una specie (eradicazione) non è sempre possibile, prevenire ed evitare un’ulteriore diffusione è indispensabile per contenere l’entità dei danni.

Prima conviene sempre! Più si rimanda l’adozione di misure, più onerosa e costosa sarà la lotta (Fig.1).

Ogni gestione e misura di lotta ha un suo obiettivo (eradicazione, stabilizzazione/contenimento o diminuzione, monitoraggio) che deve essere definito tenendo conto degli interessi dei proprietari terrieri e dell'impatto sulla biodiversità e sull’ambiente in generale. Le raccomandazioni generali riguardanti le misure di lotta sono raccolte nelle schede informative di InfoFlora delle rispettive specie invasive.

La Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016) descrive il quadro generale della gestione e le misure di lotta da adottare.

  • I tempi, gli spazi e i metodi delle misure di lotta contro le specie esotiche invasive devono essere scelti in base alle caratteristiche specifiche della specie.
  • La definizione dell’obiettivo della lotta dipende dalla disponibilità e dalle modalità di azione delle misure nonché dallo stadio di diffusione della specie.
  • Occorre inoltre tener conto degli effetti su organismi non bersaglio e sull’ambiente, delle possibilità di ricomparsa e reintroduzione dopo l’attuazione delle misure nonché di eventuali cambiamenti locali.
  • Le misure contro la diffusione di specie esotiche invasive generano costi, ma i potenziali danni causati da specie esotiche invasive li possono superare ampiamente.

Fig.1 Le fasi della dinamica delle invasioni in relazione con la gestione e le misure di lotta e i rispettivi costi (tratto da A. Gigon & Weber E. 2005: Invasive Neophyten in der Schweiz: Lagebericht und Handlungsbedarf. Rapporto della SKEW/CPS all’attenzione dell’UFAFP, pag. 19).

Per l’attuazione delle misure di lotta secondo la strategia:

  • La Confederazione elabora strategie di lotta specifiche per specie esotiche invasive selezionate nonché per habitat particolarmente minacciati. A tale scopo, la Confederazione ha elaborato uno schema di classificazione per differenziare, in ordine di priorità, i vari gruppi di specie esotiche secondo la loro invasività e il bisogno d’intervento. Tale classificazione è attualmente in corso.
  • La Confederazione, i Cantoni, i Comuni nonché i proprietari e i gestori di fondi adottano autonomamente misure di lotta secondo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi, fondandosi sulle raccomandazioni generali che scaturiscono da studi scientifici.
    Tali raccomandazioni generali per le neofite invasive sono raccolte nelle schede informative di Info Flora delle rispettive specie. Diversi Cantoni e Comuni mettono a disposizione delle schede pratiche.
  • I servizi specializzati cantonali ordinano l’attuazione di misure di lotta contro specie esotiche invasive.

 

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La gestione e l’attuazione di metodi di lotta consiste in vari aspetti da considerare, che possono variare da specie a specie (vedi schede delle specie invasive). Di seguito una sintesi generale:

Precauzioni da prendere
Prima di qualsiasi intervento, informarsi sui possibili rischi per la propria salute (polline allergenico, peli urticanti, linfa tossica, ecc), proteggersi adeguatamente (guanti, occhiali di protezione e maschera respiratoria) oppure valutare se rinunciare all’intervento se inclini alle allergie.

Misure preventive
Tali misure si applicano in particolare alle specie invasive apprezzate quali ornamentali da privati e giardinieri, nel caso di esemplari (o popolazioni) per i quali non si intraprende una lotta. Si raccomanda di tagliare le infiorescenze prima della fruttificazione (!), di evitare la propagazione vegetativa incontrollata, come pure di trasportare e smaltire correttamente i relativi scarti vegetali.

Metodi di lotta
La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento). I metodi di lotta sono descritti nelle schede informative delle specie invasive.

Controlli
Qualsiasi metodo di lotta deve prevedere un periodo di controllo dei ricacci, dei polloni (riproduzione vegetativa) e/o dell’apparizione di nuove piantine dalla banca dei semi creata dalla specie (riproduzione sessuale). Poiché la banca dei semi di alcune specie può persistere per più anni nel terreno è indispensabile un controllo prolungato su diversi anni, per non dover ricominciare da zero.

Gestione integrata
In alcuni casi, vale la pena di favorire una strategia di gestione integrata, dove nelle aree trattate si favorisce il rinverdimento e la crescita di piante desiderabili. Si evita così di lasciare il suolo nudo che sarebbe facilmente colonizzabile dalla specie indesiderata (banca dei semi presente nel terreno) e/o dai semi di altre specie invasive.

Smaltimento del materiale vegetale
In ogni intervento di lotta occorre prevedere il corretto smaltimento degli scarti vegetali. In generale, possono essere compostati in giardino unicamente le parti vegetali che non sono in grado di riprodursi (né sessualmente, né vegetativamente)! Gli scarti in grado di riprodursi (infiorescenze, frutti, fusti e radici) devono essere eliminati in impianti professionali di compostaggio e di fermentazione oppure di incenerimento dei rifiuti (IN NESSUN CASO nel compostaggio in giardino), evitando di disperderli in qualsiasi momento (durante il trasporto, lo stoccaggio e lo smaltimento). Ricordiamo che scaricare e depositare i rifiuti del giardino in aree non controllate (per esempio nei boschi) è illegale.

Segnalazione della lotta
Info Flora mette a disposizione gratuitamente InvasivApp e il Taccuino neofite invasive quali strumenti per segnalare le neofite invasive e potenzialmente invasive, per registrare gli interventi di lotta e di monitoraggio come pure per visualizzare i dati presenti. Nella rubrica “bilancio” dedicata alla lotta e al monitoraggio occorre segnalare l’evoluzione della popolazione. Occorre quindi indicare anche l’eradicazione della popolazione, per esempio, quando non compare più nessun’individuo durante i controlli e l’intervento può venir considerato concluso. Senza quest’ultima segnalazione, in banca dati come pure sul Taccuino neofite invasive, la lotta continuerà ad apparire come se fosse in corso e/o inconclusa.

Sorveglianza/monitoraggio
Sorvegliare o monitorare il territorio (oppure il luogo dove si è concluso un intervento di lotta) è fondamentale per identificare al più presto la formazione di nuovi insediamenti di neofite invasive. Si possono così subito adottare delle ulteriori misure per evitarne la diffusione e contenere i costi di gestione.

Ognuno di noi può fare qualcosa! Più attori sono coinvolti e coordinati nella lotta, più risultano efficaci le azioni individuali e il risultato sarà ottimale (e di riflesso si riducono i costi di lotta).

Di seguito elenchiamo alcune raccomandazioni (N.B.: la lista non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico).

Premessa
Il presupposto per adottare qualsiasi misure di lotta autonomamente è avere delle nozioni di base sul tema. La comprensione del tema e della sua complessità aiuta ad affrontarlo con maggiore consapevolezza delle possibilità di successo e a diminuire il rischio di frustrazioni.
Tra le nozioni di base, per esempio, sarebbe auspicabile conoscere il significato di neofita, la differenza tra neofita e neofita invasiva, avere un’idea delle basi legali principali e sapere dove trovare le liste attuali delle neofite invasive della Svizzera, le informazioni al riguardo e i contatti utili.
Per approfondire il tema è sempre possibile partecipare ad un corso o a degli eventi informativi. Info Flora organizza un corso base annuale di formazione per imparare a riconoscere le principali specie invasive e sapere come gestirle (vedi corsi di formazione di InfoFlora). Anche Cantoni, Comuni e altri enti pubblici e privati offrono corsi ed eventi informativi sulle neofite invasive.

Partecipazione ad azioni e progetti di lotta alle neofite invasive
Vale la pena di informarsi presso il proprio Comune e/o Cantone e presso associazioni locali e/o associazioni naturalistiche/ambientali sull’esistenza di azioni e progetti di lotta alle neofite invasive rivolti alla popolazione.
Un esempio è la città di Berna e il suo sistema di volontariato, oppure l''Association pour la Sauvegarde du Léman' e il suo progetto di lotta ai poligoni esotici lungo il lago Lemano.
Vedi anche la nostra pagina dei contatti utili.

Giardini privati (proprietà privata)
Ogni cittadino può adottare autonomamente misure di lotta nel proprio giardino secondo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi. Si ricorda che vige anche la ‘regola di buon vicinato’, Art. 687 del Codice Civile Svizzero.

Raccomandazioni generali*:

  • Consultare l’opuscolo informativo sulla vendita di neofite invasive del Cercle Exotique prima (!) di qualsiasi acquisto e/o messa a dimora; alcune specie sono vietate in Svizzera!
  • Rinunciare volontariamente all’acquisto e alla piantumazione di specie esotiche invasive e chiedere al proprio giardiniere o architetto paesaggista di rispettare questa decisione. Preferire l’acquisto e la messa a dimora di specie indigene, ideali per la fauna locale (insetti, uccelli, mammiferi, ecc.).
  • Adottare misure preventive nel caso di esemplari ornamentali: tagliare le infiorescenze prima della fruttificazione (!), evitare la propagazione vegetativa incontrollata, trasportare e smaltire correttamente i relativi scarti vegetali.
  • Adeguare le pratiche di gestione corrente per evitare di creare condizioni favorevoli all’insediamento di specie neofite invasive. Per esempio, evitare di tagliare i prati fioriti o da sfalcio fino al suolo (soprattutto mai farlo in periodi siccitosi!), ma rimanere preferibilmente ad almeno 10 cm di altezza affinché il suolo rimanga ombreggiato e le specie prative non muoiano “bruciate” dallo stress idrico, lasciando spazi vuoti e luminosi favorevoli all’insediamento di neofite invasive.
  • Informarsi presso il proprio Comune e/o Cantone su eventuali azioni o progetti di lotta alle neofite invasive organizzate nel proprio Comune e/o per ricevere eventuali schede pratiche e altre informazioni.
  • Coinvolgere e collaborare con i proprietari vicini in maniera costruttiva e positiva, per aumentare il valore delle iniziative individuali contro le specie neofite invasive, fungendo da moltiplicatore.
  • Per maggiori informazioni consultare le schede informative di Info Flora o le schede pratiche messe a disposizione dal proprio Comune/Cantone.

 

Verde pubblico (Comuni, Cantoni, enti pubblici, ecc.)
Secondo la Strategia nazionale per le specie esotiche invasive (UFAM 2016), Cantoni e Comuni adottano autonomamente misure di lotta contro le specie esotiche invasive seguendo le disposizioni giuridiche e gli obiettivi, e i servizi specializzati cantonali ordinano l’attuazione delle misure di lotta.

Raccomandazioni generali*:

  • Consultare i servizi specializzati cantonali e/o il Cercle Exotique per coordinare gli sforzi di gestione e di lotta nelle superfici verdi pubbliche; molti Cantoni possiedono delle Strategie cantonali per le specie esotiche invasive. Inoltre, è possibile sviluppare un ‘piano di gestione delle neofite invasive’ a livello comunale.
  • Dare il buon esempio, rinunciando all’acquisto e alla piantumazione di specie esotiche invasive, informando i propri servizi cantonali/comunali incaricati del verde pubblico di questa decisione. Selezionare specie indigene, ideali per la fauna locale (insetti, uccelli, mammiferi, ecc.).
  • Adottare misure preventive per esemplari di neofite invasive ornamentali: tagliare le infiorescenze prima della fruttificazione (!), evitare la propagazione vegetativa incontrollata, trasportare e smaltire correttamente i relativi scarti vegetali. Sostituire gli esemplari di specie esotiche invasive vietate. Per le specie non vietate, non è necessario sostituire gli esemplari se si garantisce di adottare le misure preventive.
  • Adeguare le pratiche di gestione corrente per evitare di creare condizioni favorevoli all’insediamento delle specie esotiche invasive. Per esempio, evitare di tagliare zone prative e margini di strada prativi fino al suolo (soprattutto mai farlo in periodi siccitosi!), ma rimanere ad almeno 10 cm di altezza affinché il suolo rimanga ombreggiato e le specie prative non muoiano “bruciate” (stress idrico) lasciando spazi vuoti e luminosi favorevoli all’insediamento di neofite invasive.
  • Coinvolgere e collaborare con i comuni vicini in maniera costruttiva e positiva, per aumentare il valore delle iniziative individuali contro le specie neofite invasive e fungere così da moltiplicatore.

Per maggiori informazioni consultare le schede informative di InfoFlora o le schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.

 

In agricoltura
La problematica delle specie neofite invasive e potenzialmente invasive concerne anche il settore agricolo (di competenza dell’Ufficio federale dell’agricoltura, UFAG) in particolare nel caso dei pagamenti diretti (vedi Ordinanza sui pagamenti diretti 2021).
In generale, valgono gli stessi principi e raccomandazioni presentati sopra.
Per maggiori informazioni sulle neofite invasive in ambito agricolo si consiglia di contattare i rispettivi servizi di consulenza agricola cantonali e/o i servizi specializzati cantonali che si occupano delle specie esotiche invasive (vedi la nostra pagina dei contatti utili).
Informazioni sulla lotta alle neofite invasive si trovano nelle schede informative di InfoFlora e anche nelle schede pratiche messe a disposizione dal servizio specializzato del proprio Cantone.

*La lista di raccomandazioni non ha la pretesa di essere esaustiva e le raccomandazioni non hanno alcun valore giuridico.

La scelta del metodo di lotta dipende dalla base giuridica (lotta chimica o meccanica), dalla velocità di successo necessaria (a più o meno corto termine), dalla fattibilità (superficie e densità della popolazione, accesso), dalle risorse finanziarie (finanziamenti, materiale) e dal tempo a disposizione (stagione, possibilità di ripetere l'intervento). 

Di seguito troverete schede pratiche, focalizzate su diversi metodi e/o argomenti fornendo una panoramica, e anche schede tecniche elaborate dal Cercle Exotique e/o da altre autorità di riferimento nel campo della gestione delle neofite invasive. Inoltre, diversi Cantoni sviluppano le proprie schede pratiche (vedi nelle rispettive pagine internet elencate in Link utili > Cantoni).

 

Descrizione  Scheda
Cercinatura, taglio, ecc. – Lotta specie legnose.
(Scheda pratica di Info Flora, 2022)
Compostaggio, fermentazione e incenerimento di neofite invasive.
(Raccommandazione del Cercle Exotique, 2015)
Suoli contaminati : Utilizzazione del suolo asportato inquinato dalle piante alloctone invasive ai sensi dell’allegato 2 OEDA.
(Raccommandazione del Cercle Exotique, 2016)

Valutazione del potenziale invasivo

Pueraria lobata © Brigitte Marazzi

 

Perché valutare il potenziale invasivo

Occorre identificare quali sono effettivamente le specie invasive, per poter evitare i danni che possono causare. Infatti, la stragrande maggioranza delle specie esotiche che si insedia e cresce spontaneamente nella nostra flora si integra negli ecosistemi e non è necessario intervenire con una strategia di lotta.

La valutazione dell’invasività è la base per stilare le liste delle specie invasive e potenzialmente invasive e per decidere se e come intervenire, cioè di dare delle priorità per la gestione di queste specie.

Si considerano molte più specie di quelle che poi risultano essere effettivamente valutate come ‘invasive’ o ‘potenzialmente invasive’. Infatti, nel 2013 delle 85 specie analizzate di cui si sapeva o sospettasse avere un comportamento invasivo solo 57 sono state inserite nelle liste di InfoFlora (2014; Lista Nera e Watch List). Le nuove liste includono un totale di 100 specie (stato dicembre 2021) ma sono state considerate oltre 140 specie “candidate”.

 

Valutazione dell’invasività

Il sistema di valutazione del potenziale invasivo si basa sulla valutazione combinata del potenziale d’espansione e del potenziale danno (impatto negativo). Si tratta essenzialmente di valutare il rischio di danni da parte di una specie neofita. Questo procedimento è conosciuto internazionalmente anche con il termine “valutazione del rischio” (risk assessmenti).

In Svizzera, la valutazione dell’invasività si basa essenzialmente sul catalogo dei criteri per la valutazione di neofite invasive, con una serie di domande sull'insediamento, la diffusione e i danni delle specie valutate. Gli esperti del Gruppo di lavoro neofite invasive di Info Flora devono valutare assegnando un punteggio in base ad informazioni dalla letteratura scientifica e dalle esperienze documentate di botanici in campo. Si tiene conto anche dell'incertezza dovuta alla mancanza di informazioni o a risultati contraddittori. Il gruppo si avvale di un’applicazione online che centralizza la letteratura e le loro valutazioni (vedi capitolo Gruppo di lavoro Neofite invasive).

I criteri per il potenziale d’espansione includono caratteristiche della riproduzione sessuale e vegetativa della specie, della modalità di dispersione dei semi naturale e mediata dall’uomo, della diffusione osservata o potenziale in Svizzera.

I criteri per il potenziale danno valutano gli impatti negativi sulla biodiversità indigena, sia a livello di specie sia di comunità, sulla salute umana e animale, sulle infrastrutture e le attività economiche umane che si traducono in maggiori costi gestionali e perdite di guadagno. 

È in fase di redazione un articolo scientifico che spiega il sistema di valutazione seguito per la realizzazione delle attuali liste delle neofite invasive e potenzialmente invasive della Svizzera (stato 2021).

 

Gruppo di lavoro Neofite invasive di InfoFlora

Nel 2001, su mandato della Confederazione, un gruppo d’esperti e botanici del campo hanno definito le prima lista di neofite invasive (Lista nera) in Svizzera. Nel 2005, la CPS (Commissione svizzera delle piante selvatiche) ha fondato un “Gruppo di lavoro neofite invasive svizzere”. Questo gruppo ha elaborato una chiave di classificazione che permetteva di decidere se una specie dovesse essere aggiunta o no a una delle due liste (Weber et al., Botanica Helvetica 115).

Nel 2013, un gruppo d’esperti ha sviluppato un catalogo di criteri per la valutazione di neofite invasive (in F, o vedi sito in D) basato sulla chiave di classificazione e su dei fatti concreti (dati di campo e letteratura). Info Flora ha riunito più volte il piccolo gruppo d’esperti composto da Serge Buholzer (Agroscope e membro dell'EPPO Panel on invasive alien plant), Michael Nobis (WSL), Nicola Schoenenberger (allora Museo cantonale di storia naturale, Lugano, oggi direttore del Conservatoire et Jardin Botanique de Genève), Sibyl Rometsch (allora InfoFlora, oggi pensionata) e Gian-Reto Walther (UFAM). Il catalogo ha permesso di valutare le neofite che sono poi state inserite nella Lista Nera e Watch List di Info Flora del 2014.

Nel 2020, un nuovo gruppo di esperti, composto da alcuni membri storici (Serge Buholzer, Michael Nobis, Nicola Schoenenberger e Sibyl Rometsch) e alcuni nuovi (Andrea De Micheli, Antoine Jousson, Brigitte Marazzi e Lisanna Smith), ha utilizzato il catalogo dei criteri e affinato il protocollo introducendo l’uso di un’applicazione online che centralizzasse la letteratura e illustrasse in grafici il risultato delle valutazioni degli esperti. Questa applicazione ha permesso di inserire anche la classificazione dell’impatto secondo il metodo internazionale (S)EICAT. Ciò ha permesso, da un lato, di valutare il rischio di invasione per la Svizzera e, dall'altro, di effettuare la valutazione secondo (S)EICAT per la Svizzera su incarico dell'UFAM.

Dal 2023 il gruppo di esperti è riconosciuto formalmente quale Gruppo di lavoro della Commissione scientifica (CS) di InfoFlora co nil nome 'Gruppo di Lavoro Piante Esotiche Invasive della Svizzera; Info Flora (GL-PEIS)'. Il gruppo di lavoro è composto da almeno 5 membri, con una composizione equilibrata in termini di regioni della Svizzera, competenze e lingua. Il responsabile delle neofite invasive di InfoFlora e almeno un membro della CS sono membri del gruppo di lavoro. I membri del gruppo di lavoro sono eletti ad personam dal CS per un periodo di 4 anni, con possibilità di rielezione.

Composizione del GT-PPES (2024): 

Membri:

  • Serge Buholzer, MSc ETH Agr, Agroscope, Reckenholz

    Membro della Commissione scientifica InfoFlora; Panel EPPO sulle piante esotiche invasive.
    Focus principale : Neofite in agricoltura
  • Andrea De Micheli, Forsting. ETH, Ökobüro Wald / Umwelt / Bildung, Zurigo
    Focus principale: Neofite legnose nell'Altopiano Centrale
  • Florian Dessimoz, MSc. Biol. Ökobüro Drosera Ecologie Appliquée, Sion
    Focus principale: Neofite del Vallese
  • Jérémie Guenat, Ing. HES Gestion de la Nature, Cercle Vaudois de Botanique, Lausanne
    Focus principale: Neofite della Romandia
  • Michael Nobis, Dr., Eidg. Forschungsanstalt für Wald, Schnee Landschaft, WSL, Birmensdorf
    Membro della Commissione scientifica di InfoFlora
    Focus principale: Strumento online per la valutazione delle neofite invasive
  • Sibyl Rometsch, Dipl. biol. (MSc. Biol.), ex vicedirettore e responsabile della Sezione Neofite di InfoFlora
    Focus principale: Neofite nella Svizzera francese e nelle Alpi centrali occidentali
  • Lisanna Schmidt-Bureš, Dr.; ricercatrice indipendente, Berna
    Focus principale: Specialista EICAT

Supporto / membri di contatto da parte di InfoFlora:

  • Brigitte Marazzi, Dr. - Responsabile della Sezione Neofite
  • Antoine Jousson, MSc. Biol. – Collaboratore scientifico della Sezione neofite

 

Membri precedenti:

  • Fino al 2023: Sibyl Rometsch, Dipl. Biol. (MSc. Biol.), ex vicedirettore e responsabile della Sezione Neofite di InfoFlora
  • Fino al 2022: Nicola Schönenberger, Dr., Direttore del Conservatoire et Jardin Botaniques de Genève

Prevenzione e riconoscimento precoce

Actinidia chinensis (C) Brigitte Marazzi

Venute per restare – Nuove specie esotiche in natura

(Vedi articolo in FloraCH 2021)

Ogni anno si aggiungono nuove specie esotiche alla nostra flora. La maggior parte di loro non si comporta affatto in maniera invasiva! Anzi, non è nemmeno detto che riescano a stabilirsi. Per capire però correttamente il loro comportamento nel nuovo ambiente è comunque importante documentarle, soprattutto se si trovano in mezzo alla natura, lontane dai giardini.

Per scoprirle ci vuole un occhio attento e spirito scientifico. In effetti, può capitare a chiunque di imbattersi in una pianta sconosciuta e che non si lascia identificare nemmeno con le chiavi di identificazione più recenti.

Un primo possibile nome si può trovare magari nelle flore dei paesi limitrofi o grazie a internet. E se questo nome non si trova ancora sul sito di InfoFlora? Potrebbe essere una nuova specie per la Svizzera.  

  • Cosa devo fare nel caso di una ‘nuova’ specie scoperta?
    Se ti trovi in questa situazione, segnalaci la tua scoperta con il Taccuino in linea, senza dimenticare di aggiungere:
    1. l’abbondanza della pianta (p. es. numero di individui)
    2. l’origine della popolazione (p. es. subspontanea, scappata)
    3. varie foto della pianta, della popolazione e dell’ambiente occupato
    4. dei commenti (p. es. se pensi che è derivata da scarti di giardino illegali)
    5. un campione d’erbario da inviarci per posta.

 -> Linee guida: campionare una nuova specie esotica


Documentare il comportamento di una neofita (per specialisti)

[IN PREPARAZIONE]

 

Ruolo di InfoFlora

Cosa succede dopo che una nuova specie esotica è stata segnalata? Questo video del 2021 spiega come funziona InfoFlora, quando vengono segnalate nuove specie aliene fino a quando vengono elencate in una lista.

-> Presentazione (Video, 2021): Dall'arrivo all'informazione (7 min.) - in tedesco ma con diapositive bilingue F/D

Qui si trova una lista di uffici, istituzioni, ecc. attivi a vari livelli (cantonale, nazionale, internazionale, ecc.) nel campo delle neofite invasive.

Per i contatti cantonali e nazionali vedi anche la nostra pagina Chi contattare

A livello nazionale
UFAM Ufficio federale dell'ambiente, Le specie esotiche invasive possono causare danni all’ecologia, alla salute e all’economia. La Confederazione ha il compito di disciplinare l’impiego di questi organismi e, congiuntamente ai Cantoni, di coordinare la gestione delle specie interessate a livello federale, intercantonale e internazionale.
AGROSCOPE Amministrazione Federale, Paesaggio agricolo e biodiversità (solo in D/F): Le neofite invasive
CERCLE EXOTIQUE Nel 2019, il Cercle Exotique è stato istituito come organizzazione succeduta ad AGIN e piattaforma di esperti neobiota cantonali. L'obiettivo del CE è di sostenere i Cantoni nei loro compiti nell'ambito dell'ordinanza sull'emissione deliberata nell'ambiente nel settore delle specie esotiche invasive.
CFSB Commissione federale per la sicurezza biologica: Opuscolo informativo su come riconoscere e gestire le specie vegetali alloctone invasive
GLOBE Attraverso indagini sul campo svolte da loro, gli scolari (e altre persone interessate) imparano a conoscere le neofite invasive e la loro diffusione. Le neofite invasive e la loro complessa problematica offrono opportunità per approcci transdisciplinari, intorno a temi quali la biodiversità, l'utilizzo del territorio, i mutamenti climatici, la protezione della natura e la sicurezza: Neofite invasive
SCEE Piattaforma d'informazione energia-ambiente dei cantoni romandi (Services cantonaux de l’énergie et de l’environnement): Plantes exotiques
WSL Infomazioni per la pratica forestale: La presenza di piante neofite invasive nelle foreste
JARDIN SUISSE Unternehmerverband Gärtner Schweiz (nur D/F): Umweltschutz - Invasive Neophyten
NEOPHYT.ch Informationsseite Invasive Neophyten (nur D): www.neophyt.ch

 

A livello cantonale
Aargau Departement Finanzen und Ressourcen, Koordinationsstelle Neobiota: Neobiota - Kanton Aargau (ag.ch)
  Naturama: Neophyten in Naturschutzgebieten
Appenzell-Ausserrhoden Amt für Landwirtschaft, Abteilung Beratung und Pflanzenschutz; Fachstelle Pflanzenschutz/Problempflanzen: Invasive Neophyten
Appenzell-Innerrhoden Verwaltung, Dienstleistungen: Neophyten
Basel-Landschaft Bau- und Umweltschutzdirektion, Amt für Umweltschutz: Kantonale Neobiota Strategie — baselland.ch
Basel-Stadt Bau- und Verkehrsdepartement: Stadtgärtnerei > Invasive Neophyten
Bern Direction de l’économie, de l'énergie et de l'environnement, Laboratoire cantonal: Néophytes envahissantes
  Berna città: Invasive Neophyten , Stadtgrün Bern
Freiburg Service de la nature et du paysage SNP: les néophytes dans le canton du Fribourg
Genève Territoire et environment > Nature: Page d’information sur les espèces exotiques envahissantes
Glarus Natur und Landschaftsschutz: Neophyten
  Naturzentrum Glarnerland: Invasive Neophyten
Graubünden Amt für Natur und Landschaft: Invasive Neophyten
Jura Office de l'environnement, Protection de la nature et du paysage: Espèces exotiques envahissantes
Luzern LAWA Luzern, Landwirtschaft und Wald: Problempflanzen
  ublu – Umweltberatung Luzern: Neophyten - Exotische Problempflanzen
Neuchâtel Service de la Nature: Espèces exotiques envahissantes (infos générales, cartographie, groupe de travail GRINE, etc.)
Nidwalden Fachstelle für Natur- und Landschaftsschutz: Neophyten-Bekämpfung
Obwalden Amt für Landwirtschaft und Umwelt: Invasive Neophyten
Schaffhausen Interkantonale Labor: Neophyten
Schwyz Amt für Umweltschutz, Neobioten: Invasiven Neophyten
Solothurn Amt für Landwirtschaft, Pflanzenbau (Bildungszentrum Wallierhof): Neophyten – Bekämpfung und Kontrolle
St. Gallen Informationen zu Natur, Jagd und Fischerei: Invasive Neophyten
Thurgau Amt für Umwelt, Anlagensicherheit und Neobiota: Neophyten
Ticino Organismi patogeni, invasivi o geneticamenta modificati: Gruppo di lavoro neobiota
  Sezione dell'agricoltura: Servizio fitosanitario
  Museo cantonale di storia naturale: Specie esotiche spontanee e invasive
Uri Amt für Umweltschutz: Neobiota
Valais Nature et paysage: Néophytes envahissantes (vs.ch)
Vaud Division biodiversité et paysage: Plantes exotiques envahissantes
Zug Amt für Umweltschutz: Neobiota-Neophyten
Zürich Amt für Abfall, Wasser, Energie und Luft: Invasive Neobiota
  Arten im Kanton Zürich melden: Das können Sie tun
 

 

 
A livello internazionale
CABI A not-profit science-based development and information organization. Development and research on managing invasive species.
  Invasive Species
CBD Invasive alien species (IAS) are species whose introduction and/or spread outside their natural past or present distribution threatens biological diversity: Informations "What are Invasive Alien Species"
Schweizer Regierung Internationales Recht: Übereinkommen vom 5. Juni 1992 über die Biologische Vielfalt
IUCN/ISSG Invasive Species Specialist Group
  Publications ISSG: 100 of the World's Worst Invasive Alien Species
  GISD, Global Invasive Species Database
GISIN Global Invasive Species Information Network
UN United Nations: Decade of Biodiversity