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Contesto

Introduzione

Oggigiorno costatiamo a livello mondiale una forte diminuzione della diversità biologica dovuta principalmente all’attività umana. Infatti, l’uomo, con i suoi interventi – costruzioni, sviluppo industriale, intensificazione dell’agricoltura e della selvicoltura, attività di svago, ecc. – fa regredire e persino scomparire biotopi necessari alla sopravvivenza di molti organismi. Inoltre l’introduzione delle specie esotiche minaccia la flora e la fauna autoctone e contribuisce all’impoverimento globale della diversità.

La conservazione e la promozione delle specie inizia generalmente con la protezione dei loro biotopi. Tuttavia, per un gran numero di specie minacciate, sono necessarie delle misure supplementari, più specifiche e adatte al caso. Per definire tali misure, bisogna conoscere bene la biologia, l’ecologia e la distribuzione della specie, così come le minacce e la fattibilità delle misure stesse. Tenendo conto delle risorse finanziarie limitate, le misure di conservazione sono realizzate in primo luogo per alcune specie scelte tra quelle prioritarie.

Consapevoli dell’importanza della diversità biologica, delle leggi nazionali e delle convenzioni internazionali sono state stabilite, e con le quali i paesi s’impegnano a conservare la diversità biologica per le generazioni future.

 

Per più informazioni sulla conservazione delle specie, vogliate scegliere tra le rubriche a sinistra.

Raccomandazione

 Per conservare le specie minacciate, InfoFlora raccomanda di intraprendere in primo luogo misure in situ, ossia direttamente nell’ambiente naturale della specie. A volte, per stabilizzare le popolazioni sono sufficienti semplici misure di protezione e di gestione (p. es. falciatura, decespugliamento, controllo del livello d'acqua). 

Nel caso in cui le azioni in situ non siano sufficienti e la specie rimane minacciata, è necessario ricorrere a misure ex situ (coltivazione e moltiplicazione in un giardino botanico). Le piante o i semi così ottenuti potranno essere utilizzati per rafforzare le popolazioni deboli o per reintrodurre la specie in stazioni dove era presente in passato. Queste azioni devono essere compiute secondo norme rigorose e richiedono l'autorizzazione del cantone. Vedi le raccomandazioni per la coltivazione ex situ e la reintroduzione di specie minacciate.

Per mettere in atto un progetto di conservazione valido è necessario conoscere bene la specie in questione: la sua biologia, la sua ecologia, la distribuzione attuale e le minacce alle quali è esposta. -> vedi Schede pratiche

Prima dell’inizio di un progetto di conservazione è molto utile, e vivamente raccomandato, l’allestimento di un piano d’azione. Questo deve riassumere le conoscenze sulla specie e descrivere tutte le stazioni esistenti: localizzazione, grandezza della popolazione, minacce e misure da prendere. Il piano d’azione può eventualmente contenere delle informazioni sulle stazioni scomparse, e , per quanto possibile, un calendario delle azioni, una stima i costi, e la definizione del finanziamento e delle responsabilità. 

Tutte le azioni e le misure intraprese in un progetto di conservazione sono descritte e datate in un piano di realizzazione. È importante che le popolazioni di specie minacciate siano controllate a intervalli regolari. Questo monitoraggio permette di valutare il successo delle misure effettuate.

Le informazioni inerenti ai piani d’azioni, alle misure in situ in corso e al materiale ex-situ, sono disponibili per specie nella rubrica Flora – Ricerca per specie (Misure).

Basi legali

Leggi e convenzioni in Svizzera

Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio 1966 (LPN; RS 451), stato 1 gennaio 2012)
Capitolo 3: Protezione della fauna et della flora indigene

Ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio 1991 (OPN; RS 451.1)
Capitolo 3: Protezione della fauna e della flora indigene

Ordinanza concernente la protezione delle zone golenali d'importanza nazionale 1992 (Ordinanza sulle zone golenali; RS 451.31)

Ordinanza concernente la protezione delle torbiere alte e delle torbiere di transizione di importanza nazionale 1991 (Ordinanza sulle torbiere alte; RS 451.32)

Ordinanza sulla protezione delle paludi d'importanza nazionale 1994 (Ordinanza sulle paludi; RS 451.33)

Ordinanza sulla protezione delle zone palustri di particolare bellezza e di importanza nazionale 1996 (Ordinanza sulle zone plaustri; RS 451.35)

Ordinanza sulla protezione dei prati e pascoli secchi di importanza nazionale 2010 (OPPS; RS 451.37)

Legge federale sulla protezione dell'ambiente 1983 (LPAmb; RS 814.01)

Legge federale sull'agricoltura 1951, rév. 98 (LAgr; RS 910.1)

Ordinanza concernente i pagamenti diretti all'agricoltura 1998 (OPD; RS 910.13)

Ordinanza del 14 novembre 2007 concernente i contributi d'estivazione
(OCEst; RS 910.133)

Ordinanza sullla promozione regionale della qualità e dell'interconnessione delle superfici di compensazione ecologica nell'agricoltura 2001 (OQE; RS 910.14)

 

Convenzioni, direttive e strategie internazionali

Convenzione sulla diversità biologica, Convenzione di Rio, 1992, Nazioni Unite; approvata dall'Assemblea federale nel 1994

Convenzione sulla diversità biologica CBD, The Nagoya Protocol on Access and Benefit-sharing

Ramsar Convention, Convenzione sulle zone umide d'importanza internazionale

Washington Convention= CITES, Convenzione sul commercio internazionale di specie minacciate. 1973, UNEP

Convenzione di Berna (STCE Nr.: 104), Convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa. 1979, Consiglio d'Europa

Directive Habitats, Fauna & Flora 92/43/CEE, Direttive relative alla conservazione degli habitat naturali della fauna e flora selvatica. 1992, Unione Europea

Strategia mondiale per la conservazione delle piante, CBD

Strategia europea per la conservazione delle piante, Planta Europa, Consiglio d’Europa

 Pubblicazioni

Ufficio federale dell'ambiente, 2011, Lista delle specie prioritarie a livello nazionale, Umwelt-Vollzug

Eggenberg, S. & Landolt, E.; 2006; Für welche Pflanzenarten hat die Schweiz eine internationale Verantwortung; Bot. Helv. 116/2: 119-133

Käsermann, C. & D. M. Moser, 1999; Fiches pratiques pour la conservation – Plantes à fleurs et fougères, octobre 1999. 344 pp. Office fédéral de l'environnement, des forêts et du paysage (OFEFP; aujourd'hui OFEV), "l'environnement pratique" (épuisé)

Moser D., Gygax A., Bäumler B., Wyler N. & Palese R., 2002, Liste Rouge des fougères et plantes à fleurs menacées de Suisse

Link utili UFAM

Inventario delle zone golenali – descrizioni, consigli e pubblicazioni

Paludi e zone palustri – descrizioni, consigli e pubblicazioni

Prati e pascoli secchi (PPS) – descrizioni, consigli e pubblicazioni

Riserve forestali

Rete Smeraldo

Siti Ramsar

Strategia Biodiversità Svizzera - La diversità biologica costituisce il fondamento dei beni e servizi forniti dagli ecosistemi. Per conservarli a lungo termine, l'UFAM ha elaborato la Strategia Biodiversità Svizzera volta alla salvaguardia e allo sviluppo della diversità biologica. La Strategia è stata adottata dal Consiglio federale il 25 aprile 2012. Entro la metà del 2014, la Confederazione elaborerà, in collaborazione con le parti interessate, un piano d’azione per concretizzare i dieci obiettivi della Strategia Biodiversità Svizzera.

Biodiversità: Informazioni per gli specialisti